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Disordini a Napoli: scontro per il coprifuoco

É stata una lunga notte quella appena trascorsa. Disordini dovuti alle restrizioni per contrastare il diffondersi del coronavirus, hanno visto come protagonista molti dei luoghi della movida del capoluogo campano.

Tutti lì ad attendere l’ora X, quella che avrebbe fatto scattare il coprifuoco per tutta Italia.

Dopo aver affollato in mattinata il lungomare di Napoli, la folla si è riversata nel pomeriggio nel cuore della movida senza alcuna cura delle regole di distanziamento da rispettare.

Dai disordini del mattino, dovuti alla scelta di De Magistris di non chiudere il lungomare, andando contro il volere del governatore De Luca, si passa a quelli pomeridiani durante i quali vi è stato uno scontro tra civili e forze dell’ordine.

Infatti, a Piazza San Domenico Maggiore, vi sono stati veri e proprio momenti di tensione prima dello scoccare del coprifuoco. In questo frangente, un uomo ha rovesciato un cassonetto dei rifiuti e ha successivamente lanciato bottiglie di vetro contro le volanti delle forze dell’ordine presenti in piazza.

In quel momento sono intervenute  circa altre dieci automobili della polizia a sirene spiegate per poter calmare le acque. Dopo diversi minuti, fortunatamente, la situazione è stata posto sotto controllo e la piazza è tuttora presidiata da decine di poliziotti.

Stessi disordini sembrano essersi riversati anche a piazza Dante e piazza Bellini, letteralmente prese d’assalto da centinaia di persone.

Un’incredibile calca umana si è riversata nelle piazze della movida napoletana in attesa che le lancette scoccassero la fatidica ora del coprifuoco.

I controlli per far rispettare le nuove restrizioni e il coprifuoco erano già iniziate prima di questo fine settimana, proprio per evitare che i disordini si disperdessero oltre.

Una notte veramente dura per le forze dell’ordine. Anche al Vomero si è avuto un grand da fare per riuscire a convincere intere comitive di ragazzi a rientrare a casa in modo sicuro prima del coprifuoco.