Anche alla luce del Jobs Act di Renzi, molti si chiedono come cambierà l’indennità di disoccupazione rispetto al 2014 appena trascorso, perciò è importante cercare di fare chiarezza tra AsPi (Assicurazione Sociale per l’Impiego – ndr), Mini AsPi e NASPI (Nuova prestazione di Assicurazione Sociale per l’Impiego – ndr)
Con la Legge di Stabilità 2015, il Governo ha deciso di stanziare una cifra pari a circa un miliardo e mezzo di euro per la NASPI, che va a sostituire ASpI e mini ASpI, che sono state introdotte con l’articolo 2 della legge del 28 giugno 2012 n. 92. La NASPI riguarderà gli eventi di disoccupazione che si verificheranno a partire dal 1 maggio 2015.
Aspi e Mini Aspi dovrebbero assestarsi nel 2016, ma prima dovrebbe esserci un periodo di transizione 2014-2015, articolato nel modo che segue:
- 8 mesi per lavoratori fino a 50 anni di età (2013-2014) e 10 mesi nel 2015;
- 12 mesi per lavoratori da oltre i 50 anni di età, fino a 54 anni e 364 giorni;
- 12 mesi per lavoratori che abbiano 55 anni compiuti o anche oltre (2013), 14 mesi nel 2014 e 16 mesi nel 2015.
Nel 2015 ci dovrebbe, quindi, essere un aumento graduale dell’indennità di disoccupazione, fino a che, nel 2016, non si dovrebbe entrare a regime.
Grazie alla NASPI, dal 1 maggio 2015, potrà essere estesa l’indennità di disoccupazione anche ai lavoratori che abbiano un rapporto di lavoro subordinato e abbiano involontariamente perso la propria occupazione.
A chi sarà riconosciuta la NASPI?
La NASPI verrà riconosciuta a quei lavoratori che perderanno involontariamente la propria occupazione e che saranno in possesso dei seguentu requisiti:
- stato di disoccupazione ai sensi dell’articolo 1 comma 2 lettera c) del decreto legislativo del 21 aprile 2000 n. 181 e successive modificazioni;
- almeno 13 settimane di contribuzione nei 4 anni che precedono l’inizio del periodo di disoccupazione;
- almeno 18 giornate di lavoro effettivo o equivalenti -a prescindere dal minimale contributivo- nei 12 mesi che precedono l’inizio del periodo di disoccupazione.
Come verrà calcolata la NASPI?
La NASPI sarà rapportata alla retribuzione imponibile ai fini previdenziali degli ultimi 4 anni utili, suddivisa per il numero delle settimane di contribuzione e poi moltiplicata per 4,33.
Se, nel 2015, la retribuzione mensile è pari o inferiore a 1195 euro mensili (rivalutati annualmente sulla base della variazione dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati dell’anno precedente – ndr), allora l’indennità mensile sarà uguale a 75% della retribuzione.
Se, invece, la retribuzione mensile supera l’importo suddetto, allora l’indennità sarà pari al 75% del suddetto importo a cui va aggiunto il 25% del differenziale tra retribuzione mensile e predetto importo.
L’indennità mensile, nel 2015, non potrà superare i 1.300 euro.
La NASPI sarà corrisposta mensilmente, per un numero di settimane pari alla metà delle settimane di contribuzione degli ultimi 4 anni.