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Disastro Casamicciola: 1.300 sfollati entro le 16

Disastro Casamicciola: è stato un altro risveglio amaro per l’isola d’Ischia, bagnata da una labile pioggia che però ha destato molta preoccupazione. Arrivata a complicare ulteriormente le operazioni di soccorso a Casamicciola Terme.

Il commissario Legnini ha annunciato che a partire dalle ore 16, orario indicato per l’entrata in vigore dell’allerta meteo, si procederà con l’allontanamento di circa 1300 persone dalla zona rossa

Si tratta di uno sgombero precauzionale che dovrebbe durare circa 24/48 ore, intanto ricordiamo che si cerca l’ultima vittima della frana che sabato scorso ha sconvolto non solo Casamicciola, ma l’isola intera.

Un vero e proprio disastro, per tutti.

La protezione civile ha diramato una allerta meteo di colore giallo, dunque il trasferimento di circa 1300 persone, anche se il numero degli sfollati potrebbe crescere, è necessario per evitare altre tragedie.

A Ischia sono due le aree nella zona rossa, “Una ritenuta più rischiosa e quella “meno” rischiosa, ovvero un rischio indotto, esterno, che potrebbe manifestarsi se si verificassero altri smottamenti”, spiega Legnini.

Gli albergatori isolani hanno dato disponibilità per ospitare gli sfollati, che in questo momento hanno perso tutto, ma non la dignità. Quella non la perderanno mai, così come l’isola d’Ischia, da giorni attaccata come “territorio abusivo”, senza tener conto che nella frana che ha colpito Casamicciola ha spazzato via tutto e soprattutto spezzato vite.

Disastro Casamicciola: una corsa contro il tempo

Il pensiero in queste ore è costantemente rivolto a quanti purtroppo hanno perso la vita travolti dal fango. Alle loro famiglie e ai loro cari che ora hanno bisogno di silenzio.

Un’isola spettrale che vede il fango trasformarsi in cemento, mentre i soccorsi e le istituzioni lavorano senza sosta, così come i volontari che si occupano di far arrivare cibo a tutti.

Il territorio del comune isolano è stato mappato e suddiviso in zone a seconda della gravità del rischio, che come detto può essere anche indotto.  Conseguenze dell’alluvione di sabato scorso, potrebbero causare altri problemi al territorio.

Intanto la protezione civile invita la popolazione dell’isola a non spostarsi dai propri comuni di residenza per non ingorgare il traffico e per non destare problemi alle operazioni di soccorso.

È stato attivato anche un numero verde per chiunque ne avesse bisogno e per quanti hanno bisogno di informazioni.

Attivi sul territorio i sanitari che provano a dare “coraggio” alle famiglie delle vittime, ai soccorritori e anche agli sfollati che da un giorno all’altro non hanno più una casa.

Il nuovo piano di evacuazione è stato illustrato dal commissario straordinario Simonetta Carcaterra: “Gli abitanti possono contare su una cartografia con le strade che saranno evacuate, così da comprendere quale sia la zona compresa. Sulla cartografia ci saranno dei punti dove i cittadini si dovranno recare e lì troveranno navette che li accompagneranno agli alberghi secondo un criterio di vicinanza alle loro abitazioni”.

Secondo le previsioni meteo, l’incidenza è il rischio idrogeologico dovrebbero essere minori rispetto a sabato scorso, ma le operazioni di soccorso sono complicate a causa del fango.

Superata la contingenza di questi giorni, ha spiegato Legnini “Dovremmo iniziare a lavorare su un piano, che iniziamo già oggi pomeriggio in dialogo con la protezione civile nazionale, su opere di messa in sicurezza per l’eliminazione del rischio residuo futuro”.

Chi ha potuto, nella zona più colpita ha già lasciato la propria casa.
Intano, sono state posizionate lamiere di alluminio per provare a dirottare la lava di fango e detriti e si continua a spalare.