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Disabile e rifiutata da tutti: la storia di Colette Divitto

Una vita difficile quella in una società omologata, dove troppo spesso la parola diversità viene intesa come errore, imprevisto e distanza dalle regole generali. Lo sa bene Colette Divitto, la trentunenne americana affetta da sindrome di Down. La donna, pesantemente discriminata al college, ha avuto molte difficoltà ad inserirsi nel mondo del lavoro.

Colette, una passione che si trasforma in un’ opportunità

Poi la svolta. Colette ha sempre avuto una grande passione per la cucina, una predisposizione che ha illuminato i momenti più bui. Dopo un periodo di valutazione, ha deciso di trasformare la sua grande passione in un vero e proprio lavoro. Nasce così la sua idea imprenditoriale, apre una pasticceria specializzata nella produzione di biscotti, a Boston, in Massachusetts.

L’interesse per la pasticceria è stato una vera e propria salvezza per la donna, soprattutto in alcuni periodi del suo percorso: “Devo dire che in realtà ho sempre amato cucinare, da quando avevo 4 anni. Sin dal liceo, ho preso lezioni di pasticceria. Quello è stato un periodo difficile per me. Non avevo amici, non avevo una vita sociale. Sono stata vittima di bullismo, sempre presa di mira. Ed è per questo che ho preso lezioni di pasticceria”.

Dopo le superiori, la giovane si è iscritta alla Clemson University, nella Carolina del Sud. Dopo il diploma le si è presentato davanti un contesto lavorativo difficile e pieno di preconcetti. A quel punto, grazie al supporto costante e all’incoraggiamento della madre, ha deciso di aprire la sua attività: Collettey’s Cookies.

L’azienda, situata Boston, è stata fondata da Collette nel 2016 e ha già ottenuto entrate per più di 1 milione di dollari negli ultimi cinque anni.

Colette Divitto: le differenze sono risorse indispensabili

Ma il talento di Colette non si limita solo all’imprenditoria e alla produzione di dolci. Collette Divitto ha scritto due libri per bambini, e ha preso parte alla docuserie “Born for Business” che tratta il tema degli imprenditori con disabilità; inoltre, gestisce un’organizzazione no profit. A chi le chiede come fa a gestire tutte queste attività, risponde timidamente: “Sono successe molte cose incredibili!”.

Collette racconta che la parte che preferisce della sua attività riguarda l’assunzione di disabili. Collettey’s Leadership Org sostiene le persone in difficoltà a trovare lavoro, proponendo corsi di formazione e tutoraggio. Una percentuale degli incassi della Collettey’s Cookies è impiegata a sostegno dell’organizzazione no profit.

La Collettey’s Cookies ha 15 dipendenti, di cui la metà ha una forma di disabilità disabilità. Grazie all’esempio di Colette hanno creato una squadra che funziona, nella quale le differenze individuali vengono valorizzate e vissute come risorse. Quest’ultima ha affermato: “Non importa chi tu sia, puoi fare una grande differenza in questo mondo. Non lasciare che le persone ti buttino giù…Non concentrarti sulle tue disabilità. Devi solo concentrarti sulle tue capacità”.

Un messaggio importante. Colette è l’ esempio vivente del fatto che, nonostante lo stigma, tutti possono valorizzare le proprie inclinazioni e utilizzarle per raggiungere la realizzazione.