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Dipendenza affettiva, tipologie e cause della “love addiction”

Aforisma sulla Dipendenza affettiva:

“Io ho bisogno che qualcuno abbia bisogno di me, ecco cosa. Ho bisogno di qualcuno per cui essere indispensabile. Di una persona che si divori tutto il mio tempo libero, il mio ego, la mia attenzione. Qualcuno che dipenda da me. Una dipendenza reciproca. Come una medicina, che può farti bene e male al tempo stesso.”

Chuck Palahniuk

La dipendenza affettiva è un tipo di dipendenza che riguarda il comportamento. Secondo la definizione riportata nel dizionario di psicologia di Galimberti, è definibile come: “Una modalità relazionale in cui un soggetto si rivolge continuamente agli altri per essere aiutato, guidato e sostenuto. L’individuo dipendente, avendo una scarsa fiducia in se stesso, fonda la propria autostima sulla rassicurazione, sull’approvazione altrui ed è incapace di prendere decisioni senza un incoraggiamento esterno”.

Il termine dipendenza affettiva deriva dall’inglese, “love addiction”, introdotto da Robin Norwood nel testo “Donne che amano troppo”.

Abbiamo diversi tipi di dipendenza affettiva, che derivano dal tipo di personalità dei due partner.

Narcisismo

Il narcisista tipicamente instaura una relazione di dipendenza utilizzando strategie seduttive e manipolatorie, e, nei casi più gravi, può usare violenza. Un caso tipico di dipendenza affettiva è quella che attraversa le tre fasi: “love bombing”, “gaslighting” e abbandono.

1. love bombing ( ovvero “bombardamento d’amore”). In questa fase di corteggiamento, la persona narcisista brucia le tappe ed esagera, ad esempio facendo una proposta di matrimonio dopo qualche giorno di frequentazione.
2. isolamento, gaslighting e “triangolazione”: la persona impone al partner un graduale isolamento da amici e familiari, presentandolo come condizione per mantenere la relazione con lei/lui. Allo stesso tempo presenta comportamenti abusanti: tra questi annoveriamo la svalutazione, ridicolizzazione, e violenza fisica al partner. In qualche caso, può mostrarsi in situazioni ambigue con altre donne o uomini (triangolazione); inoltre, accusa il partner di “inventarsi” le cose (gaslighting);
3. abbandono: la persona narcisista lascia il partner quando questi ha perso la sua autostima ed è diventato poco interessante. Subito dopo, la sostituisce con qualcun altro. Se però il partner recupera la propria autostima e pone fine alla relazione, allora può riprendere con un corteggiamento serrato.

La Codipendenza

Abbiamo poi la codipendenza, una tipologia di dipendenza affettiva nella quale una persona non riesce a prendersi cura di sé e cerca di cambiare o salvare le persone attorno a sé.

La predisposizione a farsi carico di un’altra persona probabilmente fa il suo esordio nell’infanzia, a causa del rapporto disfunzionale con uno o con ambedue i genitori.

Nel tempo, la persona ha cominciato a credere di non avere valore per sé stessa e a dare più spazio ai bisogni degli altri, a discapito dei propri. In tal modo si espone facilmente alla manipolazione affettiva.

Infatti, la persona codipendente è attratta dalle personalità narcisiste: i codipendenti di un narcisista, sono noti anche con il termine “co-narcisisti”.

Una manifestazione importante del comportamento codipendente si verifica quando la persona accetta comportamenti aggressivi, manipolatori e abusanti messi in atto dal partner, pur di permettere alla relazione di proseguire. Il codipendente può provare rabbia, tristezza e frustrazione per tali comportamenti, ma non rompe la relazione e accetta il partner abusante. Quest’ultimo, nei casi più gravi, può mettere a rischio la sua sicurezza e la sua stessa vita.

Maltrattamento e ciclo dell’abuso nella dipendenza affettiva

Il fenomeno della dipendenza affettiva, spesso si associa a forme di maltrattamento, che può essere: fisico, psicologico, economico o sessuale, o tutte queste forme assieme.

Inoltre, in questi aspetti è visibile il ciclo dell’abuso. Ovvero, nel momento in cui il narcisista vede messo a rischio il legame simbiotico che desidera con l’altra persona, può utilizzare la manipolazione, e nei casi più gravi, la violenza. Alcuni casi di omicidio e di omicidio-suicidio, sono collegati a dinamiche di dipendenza affettiva.

Più la vittima del maltrattamento è socialmente isolata, e più è difficile uscire dalla relazione tossica.

La dipendenza affettiva non si verifica solo in un contesto di coppia, ma può presentarsi anche nel rapporto tra genitori e figli. La definizione di invischiamento famigliare, presentata da Salvador Minuchin, indica una predisposizione ad occuparsi “troppo” degli altri. In tale dinamica i confini tra i membri sono confusi.