Risolto il dilemma pensioni. Dopo la voce circolata della mancanza di liquidità nelle casse dell’Inps arriva la categorica smentita da parte del presidente Pasquale Tridico.
Dilemma pensioni: è giallo sulla mancanza di liquidità
Segnali contrastanti, spesso addirittura contraddittori, e certamente non tranquillizzanti. Ci ha dovuto pensare Pasquale Tridico, il presidente dell’Inps, ha fare chiarezza e, soprattutto, a tranquillizzare gli italiani. La storia è sempre la stessa: l’emergenza da Covid-19 sta portando via moltissime risorse in particolare alle casse dello Stato. L’ente ritenuto più fragile (soprattutto a causa dell’assenza di lavoro e quindi di contribuzione dal basso) è da sempre il nostro istituto pensionistico.
Così, insistentemente, da diversi giorni, con un picco ieri, è circolata la voce di una mancanza di liquidità. Tale circostanza vorrebbe una mancata erogazione degli assegni pensionistici già a maggio. Un fantasma, davvero spaventoso, che però il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, in un’intervista di questa mattina al Sole24ore, ha categoricamente scacciato.
“L’emergenza sanitaria non determinerà alcun problema di liquidità per il pagamento delle pensioni”. E’ quanto si legge nell’intervista di Tridico, “L’Istituto ha invece assicurato date in anticipo per l’incasso ai tanti anziani che ancora hanno l’abitudine di prelevarle in contante in Posta proprio per evitare situazioni di rischio contagio“. Insomma sarebbe stata una fake news, oppure una comunicazione erronea. Il presidente ha più volte rassicurato i lettori, ovviamente.
Shock economico inevitabile, la Bce chiede una reazione
Qualcosina alla Bce, sopratutto nei confronti della persona di Christine Lagarde, ci sarebbe da dire. Da recriminare, a voler essere educati. L’istituto della Banca centrale europea si è dimostrato inefficace, composto in quest’ultima tornata da incompetenti. Poco male, anche stavolta. Soprattutto alla vigilia di quella che viene definita una delle più dure ed importanti crisi economiche che il mondo abbia mai conosciuto. Proprio la Bce, attraverso una nota stavolta, ha suonato la carica: “La pandemia del coronavirus costituisce un’emergenza collettiva di sanità pubblica pressoché senza precedenti nella storia recente. È anche uno shock economico estremo, che richiede una reazione ambiziosa, coordinata e urgente delle politiche su tutti i fronti“. Parole soffici al gusto di miele. In totale contraddizione con quelle della scriteriata erede di Mario Draghi.
Ancora una volta non si può far finta di nulla, ed iniziare a dirlo subito. Verranno giorni difficili, molto più difficili e duri di quelli che già si stanno vivendo. Dal punto di vista economico, infatti, è pronosticato un vero e proprio disastro. L’Istat spiega: “Il diffondersi della crisi sanitaria in Cina e nell’estremo oriente dalla seconda metà di gennaio e successivamente nei paesi europei, proprio a partire dall’Italia, e infine negli Stati Uniti, ha imposto limiti alla circolazione delle merci e delle persone e alle attività produttive sempre più stringenti e ora tali da determinare uno shock di dimensioni inimmaginabili all’economia internazionale“. Le ripercussioni che ciò potrà avere nell’economia reale ancora non è possibile capirlo.
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