Detrazioni 2013: tra un anno i rimborsi oltre i 4mila euro

Prima delle vacanze estive molti lavoratori si ritroveranno in busta paga gli 80 euro del bonus Renzi; molti altri invece riceveranno un’amara sorpresa: il rimborso delle detrazioni accumulate durante l’anno 2013 arriverà l’anno prossimo, tramite un bonifico effettuato dall’Agenzia delle Entrate, e non più in busta paga.
Il provvedimento riguarda quella fetta di cittadini che ha maturato un diritto di detrazione superiore ai 4mila euro, quei cittadini pensionati o lavoratori dipendenti aderenti al modello del 730 che ogni anno si recano presso il Caf muniti di scontrini e ricevute fiscali, attendendo che lo stesso Ente passi la loro pratica ai datori di lavoro o agli enti pensionistici. Solitamente compete proprio a questi ultimi provvedere al rimborso in busta paga delle detrazioni di spettanza di ciascun lavoratore o pensionato. Da oggi, a occuparsi di tali pratiche non ci sarà più il datore di lavoro o l’ente pensionistico, bensì l’Agenzia delle Entrate, al cui vertice vi è il direttore Attilio Befera. Sembra che in questo modo il controllo sulle detrazioni possa risultare più serrato, anche se sorge il dubbio che si tratti solo di un modo per far risparmiare soldi all’Erario, in termini di cassa. Le verifiche dell’Agenzia delle Entrate implicano tempi lunghi che potrebbero perdurare fino a sei mesi; inoltre la legge di Stabilità non sancisce nessun limite entro il quale l’agenzia debba inviare il bonifico al destinatario, dunque i cittadini potrebbero dover aspettare per mesi l’arrivo del rimborso. E’ intervenuto a tal proposito il fiscalista Nicola Forte: “vengono vanificati i benefici del modello 730. (…) Il Governo è troppo preoccupato del fatto che i contribuenti italiani chiedano il rimborso con dati non corretti e ha introdotto un meccanismo che limita nel tempo la restituzione dei crediti”.
Oltre ai lavoratori dipendenti e ai pensionati verranno colpiti anche i lavorati indipendenti e i professionisti che utilizzano il modello fiscale Unico. La legge di Stabilità ha bloccato la possibilità di compensare crediti e debiti con il Fisco oltre i 15mila euro. Se prima era possibile operare compensazioni in sede Unico, da quest’anno sarà necessario rivolgersi a un professionista che si assumerà la responsabilità dell’operazione. Il provvedimento si inserisce all’interno del quadro fiscale italiano già bollente in questi giorni: risale a ieri la notizia dell’approvazione del decreto che proroga al 16 Ottobre i versamenti per la Tasi nei 16 comuni italiani che ancora non hanno stabilito l’aliquota. Per tutti gli altri, il termine ultimo è stato fissato al 16 Giugno. Si prospettano ore di fuoco nei centri di assistenza fiscale.