Un detenuto in isolamento del carcere di Salerno, affetto da problemi psichiatrici, è morto nell’ospedale della città dove era stato accompagnato dopo essersi reso protagonista di un’aggressione con un coltello rudimentale ai danni di un agente della Polizia Penitenziaria. L’uomo, nato nel 1986, sarebbe tornato in libertà il prossimo ottobre.
La vicenda è stata riportata dall’Unione dei Sindacati di Polizia Penitenziaria (Uspp). Secondo il segretario nazionale del sindacato Giuseppe Del Sorbo, durante l’aggressione si sarebbe improvvisamente accasciato, colpito da un infarto. Inizialmente soccorso dall’infermeria della struttura, è stato poi trasferito d’urgenza all’ospedale dove purtroppo è deceduto poco dopo il suo arrivo. Anche i due agenti coinvolti nella colluttazione sono finiti al pronto soccorso. Il primo è sotto osservazione per un trauma cranico. Il secondo agente ha diverse ferite d’arma da taglio alla mano che si è procurato nel tentativo di disarmare il detenuto dal rudimentale coltello.
Detenuto morto d’infarto dopo colluttazione: procura apre un’indagine
La procura nel frattempo ha aperto un’indagine come comunicato dal garante dei detenuti della Campania Samuele Ciambriello. “Sono grato alla magistratura, che subito ha inviato il pm per verificare come sono andate le cose”.
“Sicuramente l’autopsia chiarirà le cause della morte del giovane. Sono grato anche alla direttrice del carcere per avere subito messo a disposizione del magistrato le immagini delle telecamere. Il riscontro delle dichiarazioni degli altri detenuti della stessa sezione, le immagini e l’autopsia sicuramente chiariranno come e perché è morto Vittorio”.
La direzione dell’istituto penitenziario salernitani di Fuorni, fa ancora sapere il garante dei detenuti, “ha prontamente informato i familiari del detenuto e il suo avvocato”