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Degas a Napoli: prorogata la mostra fino al 30 aprile

 “Degas il ritorno a Napoli”, è il titolo della mostra ospitata al Complesso Monumentale di San Domenico Maggiore a Napoli dal 14 gennaio e prorogata fino al 30 aprile 2023.

La mostra propone oltre 100 opere del grande impressionista francese Edgar Degas.

Si parte da una prima sala dove si racconta di Degas, della sua famiglia e del legame con Napoli.

Il grande artista francese Edgar Degas, che è chiamato anche il pittore delle ballerine, fu molto legato alla città di Napoli.

Qui visse da giovane e mosse i suoi primi passi come artista frequentando l’Accademia di Belle Arti.

Degas visse a Napoli a Calata Trinità Maggiore, vicino piazza del Gesù Nuovo, nello storico Palazzo Pignatelli di Monteleone acquistato da suo nonno.

Il banchiere Renè Hilaire Degas che, dopo la rivoluzione francese, si spostò a Napoli dove si sposò con una napoletana e ebbe i suoi figli, tra cui Auguste, padre di Edgar.

Una città, Napoli che restò nel suo cuore per il calore della sua gente, per la luce del suo cielo, che ritornava costantemente nei suoi racconti, specie durante le fredde serate parigine.

A questa sala segue un’altra, con monotipi originali sulla Famiglia Cardinal realizzati da Degas, stampati da Ambroise Vollard, e tanti disegni in facsimile dal Carnet di Ludovic Halévy, due sculture, alcune preziose incisioni d’epoca e disegni raffiguranti ballerine.

Non mancano anche riproduzioni e proiezioni per illustrare ai visitatori la biografia personale e artistica del pittore e scultore francese.

Una sala è dedicata ai monotipi della serie “La Maison Tellier”, una novella scritta da Guy de Maupassant sul finire dell’800, in cui racconta la vita all’interno di una casa di piacere nella Parigi di fine secolo.

Per illustrare la novella, lo scrittore si rivolse a Degas, che realizzò una serie di 19 monotipi.

Il risultato fu un’opera unica nel suo genere, che viene ancora oggi celebrata come una delle più importanti realizzazioni editoriali della storia dell’arte.

L’ultima parte della mostra è dedicata agli amici, alla vita sociale e alle tormentate vicende personali, con la presenza di opere e immagini di artisti quali Suzanne Valadon, Ludovic Halévy, Giuseppe De Nittis, Édouard Manet.

Dora Caccavale
Dora Caccavale
Nata a Napoli (classe 1992). Laureata in Storia dell'Arte presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II. Autrice del libro "Lettere di Mattia Preti a Don Antonio Ruffo Principe della Scaletta" AliRibelli Editore. Organizzatrice di mostre ed eventi artistici e culturali. La formazione rispecchia il suo amore per l'arte in tutte le sue forme. Oltre alla storia dell'arte ha infatti studiato, fin da bambina, danza e teatro. Attualmente scrive per la testata XXI Secolo.