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Il Deep Web: La parte oscura di internet.

Le frontiere dei portali informatici non conoscono confini, tra la piattaforma e l’utenza si sta aprendo un nuovo mondo denominato Deep Web o più propriamente chiamato “dark web”, che con il progredire degli anni si è sedimentato sempre di più, toccando nella fattispecie ambiti molto delicati.
Utenti sotto falso username, flusso di transazioni illecite, hacker pronti a sabotare interi sistemi di sviluppo ed elaborazione dati, frodi fiscali sempre più all’ordine del giorno, a cui si aggiungono le molteplici lamentele di chi subisce questo “gioco al massacro”.
Secondo la polizia postale questo automatismo truffaldino è stato denominato “Terrorismo 2.0”, un modo di incutere paura o recare disordini tramite gli strumenti di comunicazione di cui ogni internauta dispone.
Una fitta rete capillare, che ad oggi intacca circa il 90% dei siti internet, data la sua larga e repentina espansione, porterebbe altresì scassinare portali governativi, istituzionali e di leader brand.
Oltre a decriptare numerose password o a scovare i dati sensibili di una persona, mediante un pratica definita “phishing“, il deep web si spinge oltre, finché la vittima designata dal malfattore non decide di compiere gesti estremi atti a mettere a repentaglio la propria incolumità, la Blue Whale Challenge che ha causato decine di vittime ignare, l’anno scorso, è l’esempio lampante di tale criterio.
I grandi pionieri dell’informatica per scongiurare ulteriori problematiche, stanno producendo dei software e degli applicativi con un coefficiente di sicurezza maggiore rispetto alle versioni che sono state rilasciate in precedenza, utilizzando stringhe di codici binari molto più complesse ed articolate al fine di massimizzare la privacy.

Intanto si intensificano i controlli a tappeto da parte delle forze dell’ordine, punendo chi esercita questa professione illecita con massicce pene detentive, inoltre sarebbe opinabile, per non propagare questa serie di eventi dannosi, la scolarizzazione da parte di terzi per le nuove generazioni, affinché siano consapevoli dei rischi e dei pericoli a cui vanno incontro, onde evitare le situazioni spiacevoli già summenzionate.