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Crisi aziendali, Luigi Di Maio: “Mette soldi e tutele”

Il vicepremier Luigi Di Maio afferma, tramite un post su Facebook, che il partito continuerà a lavorare per il popolo. “Noi siamo al lavoro per questioni importantissime per la vita e il lavoro delle persone, facciamo un decreto che mette soldi e tutele per i lavoratori”.

Il decreto che il governo sta per varare, già al Consiglio dei ministri del prossimo mercoledì, “tiene dentro questioni importanti come la sede Whirlpool di Napoli che non chiuderà più. Ci mettiamo soldi per dire a Whirlpool: ‘noi ti diamo una mano ma tu onora gli impegni, che sono quelli di far lavorare le persone. Dall’oggi al domani è stato detto ai lavoratori che Whirlpool voleva disimpegnarsi. Con questo intervento ci muoviamo nella strada di mantenere aperto quello stabilimento”, afferma il vicepremier, sottolineando che “Whirlpool avrà a disposizione oltre 10 milioni di euro e non potrà più dire che va via da Napoli”.

Il vicepremier si espone poi anche riguardo i rider, che in  settimane passeranno dall’essere i lavoratori più sfruttati d’Italia all’essere lavoratori tutelati, come annuncia Di Maio.

 “Nella seconda, o terza settimana di agosto i rider passeranno dall’essere i lavoratori più sfruttati d’Italia a quelli che avranno tutele”, assicura, rimarcando che il suo primo appuntamento da ministro del Lavoro è avvenuto proprio con i rider

“Ci abbiamo messo un po’, abbiamo un po’ parlato anche con le piattaforme di food delivery. Però non c’è stata una grande intesa, quindi ho deciso: si fa una legge. La facciamo in Consiglio dei ministri con questo decreto e il giorno dopo è legge. D’ora in poi ai rider che portano le nostre pietanze a casa, con le biciclette, a volte col motorino, verranno riconosciute le tutele assicurative, i rimborsi spese per gli strumenti del lavoro, l’assistenza sanitaria, un salario minimo che significa consentire a queste persone di non essere sfruttate e sottopagate”, dice Di Maio.

Il vicepremier conclude poi annunciando una norma “importantissima per restituire una parte degli stipendi dei parlamentari del M5S al fondo per il lavoro per i disabili. Il fondo esisteva ma chi voleva fare una donazione non poteva farlo, perché mancava l’Iban. Ora istituiremo l’Iban”.

Emanuele Marino
Emanuele Marino
Giornalista pubblicista, nonché studente universitario iscritto alla facoltà di Lettere Moderne presso l'Università degli studi di Napoli Federico II