Con 164 si e 109 no il Governo ha ottenuto anche la fiducia del Senato dopo quella avuta dalla Camera, si attende dunque solo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale e il Decreto Stadi entrerà definitivamente in vigore, sarà Legge. Molte saranno le novità come ad esempio la sperimentazione della pistola elettrica, anche chiamato ‘Taser’, che sarà data in dotazione agli agenti. La lotta al tifo violento è dunque definitivamente iniziata.
Il provvedimento, infatti, è stato preso per contrastare i fenomeni di illegalità e violenza in occasioni di manifestazioni sportive, ormai dilaganti e non più tollerate. Le nuove norme serviranno per combattere nella maniera più efficace il tifo violento negli stadi, un vero ‘cancro’ per lo sport che va debellato in fretta. Tra le novità il pagamento da parte dei Club di una quota dell’incasso ricavato dalla vendita dei biglietti, che può oscillare dall’1 al 3%. Questo perché le società sportive dovranno pagare gli straordinari agli agenti addetti alla sicurezza. Questo però è stato l’unico punto contestato, dove ad opporsi c’è stato il Presidente della Lega Serie A Maurizio Beretta: “Non contesto i contenuti, che rafforzano la sicurezza degli impianti e la vita del tifo pulito, bensì il punto relativo al prelievo degli incassi. Non siamo assolutamente d’accordo. Ribadisco: il calcio italiano, specialmente la Serie A, è un contribuente molto importante e assicura all’erario entrate dirette e indirette significative. Già da tempo inoltre copre tutte le spese relative alla sicurezza all’interno degli impianti”.

Veniamo ora a vedere i vari punti che riguardano il nuovo provvedimento Decreto Stadi: Punto 1, il Daspo di gruppo: ai tifosi violenti lo stadio sarà interdetto più a lungo. Il divieto di accesso varrà infatti per almeno 3 anni nei confronti dei responsabili di violenze di gruppo (ove sia accertata una partecipazione attiva del singolo) e da 5 a 8 anni (con obbligo di presentarsi in commissariato) nel caso di recidivi. Il Daspo comprenderà poi anche chi è stato denunciato o condannato per l’esposizione di striscioni offensivi, violenti o razzisti, per reati contro l’ordine pubblico e altri delitti gravi come ad esempio rapina, detenzione di esplosivi, spaccio di droga. Saranno colpiti coloro che parteciperanno anche all’estero a scontri o minacce, mettendo a rischio la sicurezza o l’ordine pubblico. Punto 2, frode sportiva: chi compra o vende una partita potrà rischiare in futuro fino a 9 anni di carcere. L’inasprimento, che riguarda sia l’ipotesi base della frode sportiva sia la fattispecie aggravata che scatta in caso di ‘combine’ che influisce su scommesse autorizzate, consente l’uso di intercettazioni e legittima l’arresto facoltativo in flagranza e le misure cautelari in carcere. Punto 3, blocco trasferte: divieto trasferta per un massimo di due campionati nel caso di gravi episodi di violenza. Il ministro del’Interno, per una durata fino a due anni, può infatti chiudere il settore ospiti e vietare la vendita di biglietti ai tifosi che risiedono nella provincia della squadra avversaria. Punto 4, arresto differito: l’arresto in flagranza differita è consentito anche contro chi intona cori o innalza striscioni che incitano alla discriminazione razziale o etnica. Punto 5, tifosi sorvegliati speciali: alla pari dei mafiosi e terroristi, i ‘daspati’ recidivi e gli ultrà pericolosi potranno essere sottoposti dal tribunale alla sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, integrata se necessario da altre misure di prevenzione quali il divieto o l’obbligo di soggiorno. Punto 6, sicurezza stadi a carico dei club: le società sportive dovranno versare una quota dell’incasso per pagare gli straordinari degli agenti addetti alla sicurezza. Punto 7, Taser, pistola elettrica: agli agenti di polizia sarà data in dotazione sperimentale una pistola elettrica.
Tra i contrari al Decreto Stadi la Lega Nord, che in aula prima del voto, tramite la Senatrice Patrizia Bisinella, affermare essere un ‘Decreto clandestini’: “Questo decreto-legge non è il ‘decreto stadi’ questo è il ‘decreto clandestini’, finanzia, con ulteriori 130 milioni di euro in maniera vergognosamente subdola, nascosta, l’accoglienza sottraendoli dal fondo espulsioni”. Nonostante questo, il nuovo Decreto Stadi sarà presto legge e la speranza è quella che gli atti di violenza cesseranno nel tempo.