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De Luca-De Magistris, è scontro totale. Sale la tensione

È scontro a distanza tra il governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca, e il Sindaco di Napoli, Luigi De Magistris.

In sostanza, nel corso della conferenza stampa di venerdì, De Luca ha imposto ancora delle limitazione alla movida giovanile, pur allungando l’orario di chiusura dei baretti dalle 23 all’una e la vendita di alcool da asporto fino alle 22.

La decisione non ha soddisfatto De Magistris che, con un’ordinanza, da domani posticipa la chiusura dei locali notturni fino alle ore 3.30 e la vendita di alcool da asporto fino a mezzanotte. Queste le parole del Sindaco di Napoli: “La nostra ordinanza non solo è perfettamente legittima ma è anche doverosa perché attua meglio le prescrizioni sanitarie. Mi sono sentito anche con Giuseppe Conte, che si è preso l’impegno di chiarire la faccenda dal punto di vista normativo. Nell’intesa trovata con Conte viene riconosciuto un ruolo centrale ai sindaci. Essi, infatti, possono intervenire legittimamente tramite ordinanze nell’ambito del proprio territorio di competenza, a patto che vengano rispettate le regole di sicurezza sanitaria”.

De Magistris ha poi aggiunto: “L’ordinanza entrerà in vigore da domani, se la Regione nelle prossime ore vuole avanzare qualche esigenza noi siamo aperti al dialogo per trovare un’intesa. La pazienza però è finita, è terminato il tempo in cui le Regioni decidono dall’alto”.

Il Presidente regionale, d’altro canto, ha definito l’ordinanza sindacale palesemente illegittima, richiedendo l’intervento di Prefettura, Questura e Polizia Municipale.

Insomma nuovo terreno di scontro tra 2 personalità molto importanti. Diatriba che, per forza di cose, dovrà risolversi a stretto giro, dal momento che da domani sarà valida l’ordinanza di De Magistris.

Nella vicenda Coronavirus, De Luca ha sempre avuto una posizione conservativa e restrittiva, tant’è vero che da domani la Regione Campania resterà l’unica in Italia in cui resta l’obbligo di indossare la mascherina all’aperto.

Ora vedremo come si risolverà la “questione movida”. Di certo il Sindaco di Napoli e il Presidente della Campania non se le stanno mandando a dire, pur mantenendo toni civili.