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De Luca alla Festa dell’Unità di Bologna: l’intervento del presidente della Campania

L’intervento del presidente della regione Campania, Vicenzo De Luca, alla festa dell’Unità di Bologna fa discutere.

Un passo in dietro rispetto alla linea di azione e di pensiero del PD . Lo show del presidente comincia dalla così detta “questione meridionale”. De Luca afferma che la cosa è uscita dai radar della politica, anche da quelli del Pd.

Non si ferma qui e continua ad attaccare su tutta la linea a partire dall’ uscente sindaco del capoluogo partenopeo, De Magistris. Attento a non  citarlo mai  lo attacca senza esclusione di colpi:«Nel sud abbiamo tante realtà importanti ma abbiamo anche tanti cialtroni che hanno tolto dignità al Sud. Il comune di Napoli ha accumulato in 10 anni 4 miliardi di debiti, io non difendo la cialtroneria politica e non difendo quegli amministratori che fanno solo lamentela, chiedono soldi a Roma e non fanno un accidenti di niente».

Risponde poi sulla questione ddl Zan. Sul decreto si esprime così:«Io il Ddl Zan così com’è non lo avrei votato. Certo che dobbiamo difendere i diritti – ha aggiunto -, ma non è immaginabile che su questioni con contenuti morali, che vanno al di là della politica, noi ideologizziamo i problemi».

Il presidente De Luca, spiega poi le motivazioni dietro al suo parere contrario sul decreto: «si deve correggere almeno la parte che riguarda le scuole. Ma davvero pensate che sia ragionevole che alle elementari facciamo la giornata di riflessione sull’omotransfobia? Ma andate al diavolo».

Un’ osservazione che di  certo non è passata inosservata. Molte le critiche da parte degli esponenti del Pd.

Sul decreto contro la trans-omofobia continua poi parlando del botta e risposta  tra il Governo e il Cardinale Parolin:« Io credo che abbiamo sbagliato a rispondere al Cardinale Parolin come abbiamo risposto. Il Cardinale Parolin è una personalità rilevante del mondo cattolico. Nel mondo cattolico c’è uno scontro in atto tra forze conservatrici e mondo progressista, noi abbiamo risposto al Cardinale in termini volgari e politicamente insopportabili. I Patti Lateranensi? Ma che diavolo centrano? Il segretario di Stato non può esprimere la propria opinione, ma stiamo scherzando?».