Sembrava assurdo fino a qualche giorno fa, eppure Cristiano Ronaldo, cinque volte Pallone d’Oro, approda in serie A. La Juventus ha concluso con il Real Madrid l’affare del secolo, ma la “vecchia signora” non è stata l’unica squadra d’Italia vicina a CR7. Il fenomeno portoghese, in effetti, era stato proposto anche al Napoli di patron De Laurentiis. A svelare l’indiscrezione è stato proprio il presidente degli azzurri in un’intervista rilasciata a Radio Kiss Kiss.
Tutto è nato dagli ottimi rapporti fra Jeorge Mendes, agente del calciatore, e Aurelio De Laurentiis. A quanto pare non una vera e propria trattativa, soltanto un paio di discussioni, ma già il fatto che CR7 abbia inserito Napoli fra le sue destinazioni predilette è motivo di orgoglio per il club e per l’intera città partenopea. “Ci siamo ritrovati a casa di Mendes per parlare di Rui Patricio, – dichiara il presidente – ma l’accordo è saltato a causa delle diverse rimostranze che alcuni giocatori avevano nei confronti dello Sporting CP. Quando Mendes mi ha proposto di prendere Cristiano Ronaldo, sono rimasto spiazzato e ho pensato che avrei risposto subito di sì, svela De Laurentiis. Poi, da grande imprenditore qual è, De Laurentiis sgancia la controproposta, chiedendogli di lasciargli i primi 250 milioni di fatturato, mentre lo stesso presidente gli avrebbe ceduto i successivi 100. “Con la potenza di Ronaldo si fanno tanti soldi in un secondo. Dopo i primi 35 milioni gli altri sarebbero tornati a Napoli. Ma avevo bisogno di tempo, e Jeorge Mendes è un uomo molto veloce, non godeva di tempo sufficiente per aspettare”.
Seppur vero che sul piano dei fatturati, il club partenopeo non può competere con la Juve, a spaventare De Laurentiis non è tanto l’investimento economico, ma il turbamento degli equilibri di un gruppo ritenuto forte, saldo, unito, anche dallo stesso nuovo allenatore Carlo Ancelotti. “Di sicuro l’arrivo di uno come CR7 al Napoli avrebbe portato a qualcosa che non si vede da tempo, lo stesso succederà alla Juventus, avrà un effetto stordente – continua il presidente- ma è soprattutto necessario saper riflettere. Quest’anno abbiamo già concluso 4 acquisti, così io cosa avrei dovuto fare, sacrificare tutto per Cristiano Ronaldo? E i tifosi come l’avrebbero presa? Certamente avrebbero sempre voluto in campo il giocatore. In quel caso ci saremmo trovati nella situazione di dover sempre schierare Ronaldo e non gli altri (Fabian Ruiz ad esempio).
Insomma Aurelio non voleva rischiare in un colpo solo di mettere a repentaglio il lavoro di oltre un decennio. Intanto, dopo il colpaccio del secolo da parte dei rivali bianconeri, i tifosi azzurri reclamano a gran voce il ritorno del matador Cavani. La missione sembra esser difficile ed è per questo che il Napoli si cautela con un piano B: Benzema.