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martedì, 30 Maggio 2023

Data a Napoli per “Gli impostori” di Gennaro Monti

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Grazie al successo verificatosi a Teatro di Documenti in Roma, la compagnia amatoriale di Gennaro Monti rilancia, e si immerge in una nuova sfida questa volta  sul territorio partenopeo. Va in scena “Gli impostori”, una farsaccia comica prodotta da Marcello Cozzolino. Si potrebbe identificare  la struttura dello spettacolo con lo scheletro pirandelliano del “Teatro nel Teatro”, attori amatoriali che inscenano i disagi e le peripezie di attori amatoriali.

È il giorno della prima e la  compagnia è intenta ad attuare gli ultimi accorgimenti durante le prove generali, con tutta l’emozione che ne concerne, l’ansia da prestazione, esercizi di espressività vocale e corporea, l’avvilimento del capocomico che, dopo ripetute promesse, ancora  non sa come pagare  la costumista e il tecnico delle luci, per cui i due boicottano la rappresentazione abbandonando la compagnia.  È panico,  gli attori sono allo sbando, ma la soluzione repentina arriva quando oramai il capocomico ha perso le speranze. Il ritrovamento di una cassa con i vecchi costumi di “Tartufo” capolavoro di Molière. La decisione da prendere è una, ed è evidente: mettere in scena uno spettacolo già  pronto, fatto 3 anni prima, riproporlo senza prove, prendendo in prestito una sceneggiatura con lo scopo di abusarne e violentarne la trama, servirsi di un testo ridimensionato a poche battute, richiamando all’ordine il protagonista  e sperando che, nel frattempo, non abbia cambiato mestiere.

Gli impostori, uno spettacolo carico di erotismo e comicità. Con il sottile equilibrio che lega la tragicità di un mondo precario come quello teatrale e la passione per questo lavoro. La vivacità di una storia estremamente reale che fa il verso alle rigidità del mestiere di attore e celebra l’arte dell’improvvisazione. Una rappresentazione senza etica, a tratti senza senso, ma con una morale di spessore. In scena il prossimo sabato, 6 febbraio al Mumble Rumble, in Via Bonito, quartiere Vomero di Napoli. Uno spettacolo inconsueto anche per la modalità di pagamento, a cappello, dove a decidere il costo del biglietto sarà lo spettatore secondo il personale gradimento dello spettacolo proposto.

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