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E-cupt ed impronte digitali: il Cardarelli si aggiorna

E-cupt è l’applicazione che rivoluzionerà in breve tempo la qualità e l’accessibilità alle prestazioni sanitarie erogate dalla Regione Campania e più precisamente quelle effettuate dal suo presidio ospedaliero più noto, l’Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “Antonio Cardarelli” di Napoli.

E-cupt è un interfaccia lanciato dallo stesso ospedale partenopeo per facilitare le prenotazioni ambulatoriali che potranno effettuarsi gratuitamente e con un semplice “click” senza passare obbligatoriamente per il CUP (Centro Unico di Prenotazione).

“Lavoriamo per garantire salute” è la dicitura che compare nella descrizione della mission sul sito ufficiale del Cardarelli, definizione assai cara al suo Direttore Generale, Ciro Verdoliva, che ha così commentato l’introduzione di questo strumento all’avanguardia: “il Cardarelli si pone sempre in condizione di aiutare l’assistito e facilitarlo nel processo di cura ed assistenza. E-cupt ci inorgoglisce e fa raggiungere all’ospedale una nuova dimensione”.

E-cupt è facile da utilizzare a partire dalla sua installazione che può avvenire indistintamente su qualsiasi piattaforma tecnologica di cui possiamo disporre. L’app è scaricabile da Google Play e la creazione del profilo dell’utente è guidata, così come tutte le operazioni da eseguire all’interno del programma.

L’assistito, a completamento del proprio profilo, dovrà fornire i propri dati anagrafici e per attivarlo basterà cliccare sul link che perverrà via mail, dopodiché sarà possibile effettuare il login utilizzando username e password decise dal fruitore del servizio in fase di registrazione.

Lo scopo principale di E-cupt si svolge mediante una finestra del portale che consentirà all’utente di prenotare comodamente una qualsiasi prestazione ambulatoriale che lo interessa: basterà inserire il numero fornito dall’impegnativa del medico di base.

E-cupt in fase di sperimentazione si è dimostrato essere un format particolarmente versatile e attento alle necessità degli assistiti del Cardarelli, tant’è vero che da una singola piattaforma sarà possibile generare più account per facilitare le prenotazioni per le quali, infine, dovranno essere specificati reparto e tipologia di prestazione che verrà eseguita allo scopo di formalizzare il tutto.

L’app tra i vari compiti che assolve potrà fungere sia da calendario in quanto indicherà e ricorderà all’assistito le visite in programma che lo riguardano ma inoltre potrà anche consentire la visualizzazione dei referti redatti per il paziente e indicare i metodi di pagamento disponibili per la prestazione ottenuta.

Il Cardarelli e i suoi dirigenti negli ultimi mesi di lavoro si sono impegnati principalmente su due fronti di cui quello inerente le migliorie apportate dalla tecnologia rispetto alla possibilità di avere un’alternativa al CUP è già stato trattato.

Mentre la (maggior) parte lavoratrice dell’azienda ospedaliera esulta per l’innovazione apportata da Ciro Verdoliva e collaboratori, un’altra porzione di “cardarelliani” medita come evitare la faticosa giornata che li attende programmando l’assenza in modo illecito.

Numerose sono le segnalazioni che sono state fatte e altrettanti i servizi realizzati dalle testate giornalistiche locali circa la piaga dell’assenteismo che, in materia sanitaria, vede la Campania tra i primi posti di questa sgradevole classifica.

Per ovviare a questo fenomeno dilagante, il Cardarelli ha probabilmente trovato la chiave di volta per ovviare a tale problematica: le impronte digitali. 

Ebbene non ci sarà più “furbetto” o assenteista spregiudicato che potrà astenersi dallo svolgere i propri compiti di dipendente dopo che l’azienda ospedaliera si è procurata degli scanner di impronte digitali a completamento della procedura di marcamento che indica la presenza di un dipendente per una determinata giornata lavorativa.

Le videocamere installate dalla Guardia di Finanza nel tempo sono riuscite ad identificare non solo i protagonisti dell’assenteismo ma anche i loro complici che, in possesso del badge personale dei colleghi, registravano mendacemente la presenza di questi ultimi.

Il Cardarelli sta affrontando una nuova fase all’interno di un processo di crescita esponenziale che l’utenza campana si augura possa estendersi ad ogni ospedale delle cinque province della regione.