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Cuma, scoperta tomba antica

Il Mondo Classico per attualità e per bellezza non smette mai di parlare all’uomo contemporaneo, capace di sprigionare sempre il suo fascino, insieme al suo sapere sempre attuale.

A pochi giorni dalla recente scoperta di Alberto Angela presso il museo Mann di Napoli, stamani, un nuovo ritrovamento presso il Parco Archeologico dei Campi Flegrei a Cuma, ha dato un ulteriore tassello alla conoscenza del passato, anche in merito ai rapporti tra vita terrena quotidiana e la concezione ultraterrena del mondo latino.

La ricercatrice Priscilla Munzi, addetta per l’ente francese Centre Jean Beràrd, in collaborazione con il professore Jean-Pierre Brun del College de France, artefice della straordinaria riscoperta nel 2001 di un’antica necropoli di Cuma, oggi hanno annunziato un nuovo ritrovamento all’interno del sito flegreo.

Grazie alla collaborazione tra il museo Mann e il Parco Archeologico dei Campi Flegrei, con il rinomato istituto francese del College, è stato possibile portare alla luce una tomba risalente, secondo gli studiosi, al II sec a.C .

All’interno, sono presenti delle pitture raffiguranti scene di convitto, con convitati appartenenti ad origine patrizia.

Inoltre, come ha aggiunto la stessa ricercatrice, lo stato di conservazione eccellente permetterà ulteriori approfondimenti, soprattutto in merito alla visione della morte del mondo latino e romano, soprattutto perché avvenuta in un’area molto soggetta all’influenza del mondo greco ed ellenistico, quale la Campania durante l’età Classica in cui proliferavano dottrine filosofiche come quella epicurea.

“Il Parco Archeologico dei Campi Flegrei sostiene in forma sistematica la ricerca, con particolare riguardo a quella internazionale – ha aggiunto infine il direttore del museo Mann di Napoli Paolo Giulierini – e considera il rapporto con il Centro Jean Bérard una collaborazione di altissimo profilo. La scoperta, che arricchirà il museo e il Parco, è in primo luogo fonte di grande progresso scientifico e storico”.

 

Domenico Papaccio
Domenico Papaccio
Laureato in lettere moderne presso l'Università degli studi di Napoli Federico II, parlante spagnolo e cultore di storia e arte. "Il giornalismo è il nostro oggi."