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Croissant francese e cornetto italiano: cucine a confronto

Scontro fra due titaniche cucine europee: Francia ed Italia a confronto su uno dei piatti più tipici e diffusi, a colazione, sulle tavole di case e bar europei. Da un lato, abbiamo il noto croissant francese e dall’altra il gustoso cornetto italiano. Simili per aspetto, forma e contenuto, in realtà i due piatti presentano considerevoli differenze.

Croissant francese e cornetto italiano: differenze principali

A cominciare dalla preparazione dell’impasto, il cornetto si distingue perché, al suo interno, contiene uova, mentre il croissant, invece, non si prepara con le uova. Il primo, in genere, è poi più dolce, mentre il secondo lo è molto meno ed è caratterizzato da un gusto neutro.

Il croissant ha, inoltre, un sapore maggiormente improntato all’ingrediente principale della sua composizione: il burro.

Altra divergenza fondamentale è la considerazione che si ha dei due prodotti nei due diversi Paesi: il cornetto italiano è perlopiù visto come uno dei tanti e semplici pasti da proporre per una dolce colazione, il croissant, al contrario, in Francia, è un prodotto di nicchia.

Entrambi derivano da un dolce austriaco, precisamente viennese: il kipfel. 

Tuttavia, ad eccezione di questo fattore comune, i due impasti mostrano altri particolari contrasti. La sfoglia, ad esempio, risulta essere molto più leggera rispetto a quella che ricopre il nostrano cornetto.

Nell’impasto del cornetto italiano, inoltre, sono presenti più zuccheri e il lievito di birra può essere sostituito con lievito naturale.

A seconda delle regioni italiane, il nostro prodotto dolciario può essere arricchito con vanillina o vaniglia al nord, con profilo agrumato aromatico al sud. Solitamente, in Francia, i cuochi non riempiono di crema o cioccolato i loro croissant, il croissant francese è vuoto.

Gli italiani riversano nei loro cornetti ogni tipo di leccornia, dalle confetture ai vari gusti, passando per la crema, fino al grande classico: la prelibatissima Nutella.