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Cristoforo Colombo: giornata mondiale dedicata ad un grande navigatore

Cristoforo Colombo sbarca nell’attuale San Salvador. È il 12 ottobre 1492. Il grande navigatore non ne è ancora consapevole, ma ha scoperto un continente nuovo, l’America, che cambierà la storia e le nostre abitudini. Terra sconosciuta, terra inesplorata divenuta un potere mondiale.

Cristoforo Colombo, il navigatore ed esploratore italiano che non ha certo bisogno di presentazioni, nacque a Genova il 3 agosto 1451. Figlio di Domenico, un tessitore di lana, e di Susanna Fontanarossa, da giovane il futuro navigatore non era affatto interessato ad apprendere i segreti paterni di quest’arte ma volgeva la sua attenzione già al mare e in particolare alle conformazioni geografiche del mondo allora conosciuto. Tuttavia fino a vent’anni seguì, per non contrastare i desideri del padre, il mestiere paterno. In seguito iniziò a viaggiare per mare al servizio di varie compagnie commerciali.

Colombo visse con il fratello Bartolomeo, un cartografo. Grazie a lui approfondì la lettura e il disegno delle carte, studiò le opere di molti geografi, navigò su molte navi, dall’Africa al nord Europa.

In seguito a questi studi e a contatti con il geografo fiorentino Paolo dal Pozzo Toscanelli (1397-1482), si convinse della nuova teoria che circolava, ossia che la Terra fosse rotonda e non piatta come da millenni si andava affermando. Alla luce di queste nuove rivelazioni, che gli aprivano orizzonti infiniti nella testa, Colombo cominciò a coltivare l’idea di raggiungere le Indie, navigando verso occidente.

Però aveva bisogno di fondi e di navi. Si rivolse alle corti di Portogallo, Spagna, Francia e Inghilterra ma per anni non trovò letteralmente nessuno disposto a dargli fiducia. Nel 1492 i sovrani di Spagna, Ferdinando e Isabella, dopo qualche tentennamento, decisero di finanziare il viaggio.

Il 3 agosto 1492 Colombo salpò da Palos (Spagna) con tre caravelle (le celeberrime Nina, Pinta e Santa Maria) con equipaggio spagnolo. Dopo aver fatto sosta alle Canarie dal 12 agosto al 6 settembre, ripartì verso occidente e avvistò terra, approdando a Guanahani, che battezzò San Salvador, prendendone possesso in nome dei sovrani di Spagna.

Era il 12 ottobre 1492, giorno ufficiale della scoperta delle Americhe, data che convenzionalmente segna l’inizio dell’Età Moderna.

Nel frattempo i re spagnoli, accortisi che Colombo era sì un bravo ammiraglio ma sostanzialmente incapace di governare i suoi uomini, inviarono sul luogo un loro emissario, Francisco De Bobadilla, con l’incarico di amministrare la giustizia per conto del re. Ma una delle ragioni profonde di questa mossa era anche dovuta al fatto che Colombo in realtà difese gli indigeni contro il maltrattamento degli Spagnoli.

Dopo tutte queste vicessitudini Colombo venne scagionato e liberato. Due anni dopo ebbe modo di fare un ultimo viaggio durante il quale incappò sfortunatamente in un terribile uragano che causò la perdita di tre delle quattro navi a sua disposizione. Navigò però insistentemente per altri otto mesi lungo la costa tra l’Honduras e Panama, per poi tornare in Spagna, ormai stanco e malato.

Trascorse l’ultima parte della sua vita quasi dimenticato, in una difficile situazione finanziaria e senza essersi reso davvero conto di aver scoperto un nuovo continente.

Morì il 20 maggio 1506 a Valladolid.

Una statua campeggia solenne in mezzo alla piazza del porto vecchio di Barcellona, dove Cristoforo Colombo con l’indice puntato verso il mare indica la direzione per il nuovo mondo.