Il Coronavirus ormai è già in Italia e si sta diffondendo a macchia d’olio. Ecco perché, come misura preventiva, per la giornata di oggi sono state sospese tutte le manifestazioni sportive in Lombardia e Veneto (le regioni dove si sono verificati i primi casi), dai livelli professionistici sino a quelli minori.
La decisione è stata annunciata dal ministro dello sport Vincenzo Spadafora, al termine del consiglio dei ministri.
Dunque, in parte, si ferma anche la Serie A. Rinviate a data da destinarsi Inter-Sampdoria, Atalanta-Sassuolo e Verona-Cagliari. Il premier Giuseppe Conte, approva la decisione, ma allo stesso tempo riesce a comprendere la delusione di chi si era già organizzato: “Mi dispiace per gli appassionati di calcio ed altri sport che domani avevano in programma di andare ad assistere alle partite in calendario ma dovranno aspettare quando verranno fissati i recuperi. Io stesso sono sportivo e seguo le partite quando ne ho la possibilita’ ma i cittadini sono responsabili”.
Molti tifosi si stanno già chiedendo come si andrà avanti in questo modo. Sappiamo che le partite hanno un calendario che deve essere rispettato, per cui non è una situazione semplice. È chiaro che tutto dipenderà dall’andazzo che si verificherà nei prossimi giorni e i controlli verranno effettuati costantemente.
Ad oggi trarre alcune conclusioni potrebbe risultare affrettato, ma pensare ad un’ipotetica sospensione del campionato non è affatto un’idea utopistica. Per il momento nelle zone non colpite dal Coronavirus si gioca regolarmente, per cui scenderanno in campo Genoa-Lazio alle 12.30, Torino-Parma alle 15 e Roma-Lecce alle 18.
Si spera che prossimamente tutto possa rientrare, anche se le prime statistiche non lasciano buoni pensieri. Ad ogni modo, la certezza è che questo nuovo virus si è insediato in Italia e potrebbe portare gravi conseguenze economico-sociali.