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Cornetto Algida, il classico tra i gelati dal 1959

Ah il Cornetto, ovviamente quello Algida… ma quanto è buono? In estate soprattutto, questo gelato è perfetto, perfino per i palati più fini. Costituito da un cono riepino di cioccolato con sopra uno strato di panna, costellato da noccioline deliziose, il Cornetto Algida è uno dei gelati più antichi, illustri e richiesti. Giustamente, voi lettori vi chiederete perché sono qui oggi a descrivere e trattare del Cornetto Algida: dietro questo gelato, infatti, si nasconde una storia interessante, le cui radici sono intrecciate all’interno del territorio campano.

Esso rappresenta il reale emblema del gelato italiano ed ha un cuore partenopeo. Difatti, la sua origine si deve all’intuizione di un gelatiere napoletano, che rese possibile l’uso del cono gelato anche nei prodotti industriali. Idea pazzesca e a dir poco geniale, dato il successo futuro dovuto al suo intuito sbalorditivo.

Un gustoso gelato che è sponsorizzato dall slogan “Un cuore di panna“: il Cornetto Algida, storico gelato, fa parte ormai dell’immaginario collettivo. Gli spot televisivi e le ampie e le campagne pubblicitarie hanno contribuito a dare al cono a gusto panna una dimensione simbolica. Icona della spensieratezza e del benessere, degli amori nati in spiaggia, il gelato più illustre della stagione estiva e dell’intera Italia è il migliore amico di tutti, almeno una volta nella nostra esistenza è stato necessariamente gustato. Ricercare e trovare qualcuno che non conosce il Cornetto Algida, è praticamente impossibile; la sua storia, invece, quella si che è poco nota.

Basterebbe un piccolo e rapido sondaggio tra gli stessi consumatori per scoprire che, la maggior parte degli individui è convinta che il Cornetto sia nato con l’apporto di un brevetto dell’Algida. Assolutamente poco corretto, anzi tutt’altro. È nato a Napoli, grazie alla folgorazione della gelateria “Spica“, a via Emanuele Gianturco.

Cornetto Algida, le origini del gelato

Il cono ha origini newyorchese ed è nato circa nell’Ottocento. Fu un italiano, denominato Italo Marchioni, a brevettarlo, dopo aver cominciato ad utilizzarlo per contenere i gelati, già a partire dal 1896. La sua pensata sboccioò per risolvere un problema di carattere pratico. Spesso i bicchieri che utilizzava per servire i gelati, si rompevano o non venivano restituiti.

Già nel primo decennio del XX secolo, i coni cominciarono ad essere prodotti su scala industriale e distribuiti su scala mondiale, con il supporto di una macchina capace di arrotolarli automaticamente, inventata da Frederick Bruckmann. Negli anni successivi il cono si diffuse nelle città di tutto il globo, sostituendo a poco a poco le coppe e i bicchieri. Ma non era stato risolto ancora un piccolo problema: il cono non poteva essere adoperato nella produzione di gelati su scala industriale. La crema finiva per impregnarlo, fino a renderlo inzuppato.

Le ricerche e gli esperimenti per far sì che il cono riuscisse a contenere il gelato, durarono molti anni, ma i risultati furono scarsi e deludenti. La svolta, però, avvenne nel 1959: ci pensò Spica a risolvere la problematica, creando qualcosa di pazzesco. Il gelataio, infatti, interpretò il ruolo di genio; fu in grado di rivestire l’interno del cono con uno strato di cioccolato, così che la cialda si mantenesse croccante, anche una volta colma di gelato. Spica associò il suo cono ad un gelato alla crema al latte, su cui fu collocata una copertura al cacao magro con granella di mandorle e nocciole. L’entrata sul mercato del Cornetto Algida cominciò nel 1961: fu l’inizio di un incredibile successo.

Nel 1976 la Spica fu acquisita da Unilever; il colosso anglo-americano aveva già rilevato l’Algida due anni prima. Il Cornetto fu lanciato su scala mondiale e gli bastarano pochi anni per distruggere l’agguerrita concorrenza del Cremino, il gelato più famoso targato Algida. Malgrado resti un classico, negli anni a venire l’Algida ha commercializzato diciotto diversi tipi del Cornetto, di cui soltanto nove sono ancora in produzione. Napoli è un intrigato groviglio di ricette, che hanno cambiato il mondo e fatto la fortuna di alcuni. Molti dimenticano, però, che qui è stato inventato anche il mitico Cornetto Algida!

La ricetta per prepararlo a casa

Sebbene sia molto più semplice acquistarlo in un semplice bar o in qualsiasi supermercato, preparare il Cornetto Algida a casa ha anche dei vantaggi, escludendo il divertimento nel cucinare questo dolce. Ecco gli ingredienti per quattro Cornetti Algidi simili all’originale, da realizzare:

•1 cucchiaio fecola di patate

•250 g di panna liquida

•4 cialde

•2 cucchiai di latte condensato

•1 cucchiaio di zucchero a velo vanigliato

•Vanillina

•1 cucchiaio di burro d’arachidi

•80 g di cioccolato fondente al 70%

•1 cucchiaio di granella di nocciole

È necessario procurarsi un foglio di carta forno e tagliarlo in 4 rettangoli. Bisogna poi realizzare un cartoccio con ognuna di queste parti, inserire in ciascuna una cialda, tenendo il tutto attaccato con un piccolo pezzo di nastro adesivo. Si prendono delle forbici da cucina e si pareggia il cartoccio in alto.

Su delle piccole basi, si poggiano i coni in piedi, contenenti la cialda, creati con la carta forno prima presa. Successivamente, è opportuno sciogliere 50 grammi di cioccolato fondente nel microonde o in una pentola sul fuoco; inserire 3 cucchiaini di cioccolato in ogni cono. Sistemare poi i coni in frigo per far condensare il liquido utilizzato.

Per preparare la farcitura, inserire in una pentola non eccessivamente grande 1 cucchiaino di zucchero a velo, uno di raso di fecola e 50 grammi di panna liquida. Mescolando, si deve cuocere sino a condensare il tutto. Aggiungere 2 cucchiai di latte condensato ed uno di burro di arachidi.

In seguito, si devono lavorare circa 50 grammi di panna con una frusta elettrica. Montata, si aggiunge poi la cremina amalgamata prima creata e si unisce il tutto. Quest’ultimo viene poi collocato in un sac con un beccuccio, riprendendo dal frigo le cialde raffreddate. La decorazione finale avviene con un piccolo cartoccio di carta forno, che contiene 30 grammi di cioccolato fondente fuso. Quest’ultimo va poi aggiunto sulla panna in cima al cono; bisogna poi trasferire i cornetti nel freezer ed attendere per altre 2 ore, ma ne varrà la pena!