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Chiacchiere e campionato.

Archiviata la prima giornata di coppe europee con un bilancio amarognolo di due vittorie, due pareggi e due sconfitte il campionato ritorna con un derby ricco di spunti, quello tra Inter e Milan e la sfida a distanza tra Napoli e Juventus. A proposito della partita di Milano, l’ex presidente Berlusconi, tra il serio e il faceto, dichiara che il suo Monza, vicino al record di cinque vittorie consecutive i serie C, batterebbe i rossoneri per tre a zero grazie anche agli schemi studiati insieme a Galliani e a Brocchi; il primo triumvirato tecnico di una squadra di calcio. La dirigenza nerazzurra invece, è impegnata nella “caccia alla spia”, e non a livello metaforico ma letteralmente. Colui che ha fatto trapelare il litigio tra Lukaku eBrozovic (ma questo litiga con tutti? ) ha i giorni contati, perchè Mister Conte è sul piede di guerra e ha capito che Maurito Icardi non era l’unico grattacapo del club meneghino. Di grattacapi invece, qualcuno ce l’ha pure Maurizio Sarri che viene incalzato dall’ambiente: gli chiedono un gioco come quello che il mister ha fatto vedere alle falde del Vesuvio “, ma lui si schermisce “non è detto che la Juve possa giocare come il Napoli, ogni squadra ha un percorso diverso”. Parole sacrosante declamate proprio quando i fantasmi del turn-over cominciano ad manifestarsi come in un film di “Paranormal activity”: “qui avete la fissa, alle mie squadre servono continuità” e intanto Dybala, Ramsey, Mandzukic e Rabiot mordono il freno. Ronaldo poi sembra essere diventato il capro espiatorio di una deficitaria situazione economica del Club (60 milioni di euro lordi di stipendio annuale) mentre la società è alle prese con un aumento di capitale di 300 milioni ( che potrebbe attirare le non amorevoli attenzioni del Fair-play amministrativo) e la guerra apertamente dichiarata alle frange più estreme del tifo organizzato, quello dei Druidi (misure cautelari per 12 persone). Esattamente, non un periodo sereno per i bianconeri. I ragazzi di Carlo Ancelotti sono un poco più tranquilli. De Laurentiis parla quanto basta e come una musica dolce, sono arrivate le parole dell’avversario battuto martedì scorso, Jurgen Klopp, che dice ” il Napoli è fortissimo, non è possibile dominarlo”. Cosa si può volere di più? Noi un idea ce l’avremmo: un turn-over non esagerato a Lecce! Infine i tifosi, quelli che ragionano con sentimento, non possono dimenticare un calciatore che è stato uno dei primi eroi del nuovo corso partenopeo, l’arciere Emanuele Calaiò, che nato a Palermo, ha vissuto  nella nostra città la bella primavera della sua carriera di calciatore: ha annunciato il suo ritiro dai campi di pallone e si trasferirà nel capoluogo campano diventando definitivamente napoletano doc, proprio come la sua gentile, signora Federica. Nel Napoli ha segnato 40 gol, vestendo con orgoglio l’azzurro per quattro anni e noi tutti lo ringraziamo augurandogli buona vita.