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Contrada Seggio: valorizzazioni dal basso

Christian e Bryan sono due ragazzi di Rossano che insieme ad altre persone hanno deciso di organizzare sporadicamente attività che valorizzino e preservino l’ambiente in quel di Seggio – tranquilla e suggestiva Contrada rossanese, poco ambita dal turismo “da formica” e sempre più ricercata da chi è riuscito vedere in questo “posto incantato” un luogo in cui potersi ricongiungere a sé, attraverso l’odore delle cose semplici.

Sono state fatte alcune domande ai diretti interessati per scoprire in che modo hanno provato a difendere in qualche modo la bellezza di questo posto attraverso piccoli ed importanti gesti, e quali sono le rispettive visioni a tal proposito. Ecco cosa ci siamo detti:

Christian in questi giorni mi hai raccontato in una conversazione di essere stato l’artefice dell’abbellimento di questo parco con la realizzazione di questa scultura accompagnata da una citazione poetica. I frequentanti di Seggio non hanno potuto fare a meno di notare questo tuo piccolo contributo. Come ti è venuta questa idea?

Io, avendo adottato un cane un anno fa, ho maturato un particolare amore per gli animali e ho sentito un bisogno di creare un qualcosa per il cane di questo villaggio. In passato era libero ed era considerato il cane di tutti perché voleva a tutti bene. Poi successivamente, quando è stato adottato, ha continuato comunque ad essere il cane del villaggio, in quanto c’è stato un periodo in cui si è dovuto allontanare da questo e si è intristito, è diventato depresso, così i padroni lo hanno riportato a Seggio. Io che ho abitato qua in inverno, quando tornavo alle due/tre di notte lui mi aspettava in mezzo alla strada, mi vedeva passare con la macchina, io scendevo, lo accarezzavo, e lui era contento e tornava a casa. Poi è venuta l’estate e mi è venuta questa idea. Quello che mi interessa che arrivi è che le persone, così come gli animali, non devono morire per essere omaggiate in qualche modo. Io faccio sempre l’esempio di una mamma, non deve morire per poterle dire “ti voglio bene”, ci si deve godere a vicenda in quel momento. 

Sembra che non sia l’unica cosa ad aver attirato l’attenzione, io stessa venendo da queste parti ho notato dei piccoli tocchi di premura qua e là. Di chi è stata la relativa iniziativa rispetto alla realizzazione di queste cose?

L’iniziativa è stata collettiva, in base alle proposte dei membri – un gruppo di persone che spontaneamente hanno deciso di mettere le proprie energie a favore di questo posto. Io per esempio ho proposto la pulizia della cabina dell’enel perché detestavo di vederla imbrattata. Ci sono altri membri che volevano fortemente che ci fosse una sorta di pulizia e di ordine nella zona dell’immondizia, così abbiamo creato una parete divisoria che dividesse gli sfalci (quindi residui di erbacce e alberi) dall’immondizia. Poi c’è stato un restauro della fontana, e per quanto riguarda le panchine invece sono state realizzate da un fabbro e un muratore che fanno parte dello stesso gruppo di persone.

In passato c’è stato un altro comitato ma nella pratica non si faceva qualcosa di utile, inoltre non c’era trasparenza, e la gente automaticamente con noi ha avuto un po’ di diffidenza. Da quando però si sono resi conto che noi ci diamo da fare hanno cominciato a darci fiducia.

Questa organizzazione ad oggi molto informale, c’è un momento in cui si prevede possa diventare un comitato vero e proprio?

Supponiamo per il 2021, magari prima dell’estate.

Come funziona per quanto riguarda l’organizzazione tra di voi?

In questo momento c’è una persona che si occupa della tesoreria, pubblica tutte le spese regolarmente in un gruppo whatsapp che è un gruppo di circa 80 persone. Ci sono io che mi occupo dei social e poi ci sono vari membri che in base al lavoro che svolgono cercano di dare un apporto alle attività che mettiamo in pratica. Non si potrebbe dire lo stesso però delle forze di polizia a Seggio, totalmente assenti nonostante le ripetute richieste di vigilanza.

Quindi volendo fare un resoconto, quali sono le attività che sono state poste in essere fino ad ora?

Allora, pulizia della spiaggia; verniciatura dei fabbricati come la casa dell’enel e il fabbricato del nuovo pozzo istallato a Seggio l’anno scorso; la messa in sicurezza dei campi che erano pericolanti, così abbiamo tolto dei pali che erano pericolosi, aspettando che poi il comune li ricostruirà. Poi c’è la costruzione del campo da bocce, pulizia delle siepi che davano fastidio e ripristino laddove c’è bisogno.

Ragazzi, oltre all’apporto lavorativo che viene dato, si tratta di qualcosa in cui investite autonomamente o ottenete e/o raccogliete fondi in modo diverso?

Inizialmente i membri hanno dato circa 10 euro a famiglia, quando poi si è diffusa la voce, la maggior parte delle famiglie di Seggio hanno cominciato volontariamente a dare questo contributo fino a quando siamo riusciti a comprare cose come tagliaerba, vernice, ecc.

Le amministrazioni locali sanno che esistete? Che rapporto avete con loro?

Sappiamo che sanno che esistiamo. Quando abbiamo effettuato la pulizia della spiaggia è venuto qui l’assessore all’ambiente di Rossano. Anche l’Ecoross ha partecipato a questa iniziativa grazie alla presenza di una sua dipendente qui a Seggio che si è fatta promotrice di questa cosa. Per ora però nessun tipo di collaborazione, ci sono state autorizzazioni verbali – random – per le varie cose, ma nulla di più.

Intanto stiamo cercando di fare conoscere in qualche modo le nostre iniziative, anche per essere da stimolo per dinamiche dello stesso genere in altri luoghi.

C’è qualche progetto che vorreste realizzare nel breve periodo?

Qualcosa a cui stavamo pensando di recente sarebbe la realizzazione di una sorta di fiera a Seggio, che potrebbe attirare persone da fuori. In questo caso sarebbe “la festa della madonnina” – dal nome della Chiesa qui all’aperto, punto di ritrovo per tutti i villeggianti e le persone del posto che in questo periodo trascorrono le giornate in questa Contrada.

Nel lungo periodo invece?

Una delle cose per le quali sicuramente ci batteremo sarà la realizzazione del lungo mare, e quindi dei collegamenti con le zone vicine.

Grazie ragazzi, è stato un piacere conversare con voi e soprattutto lo è sapere che ci sono persone che riescono a guardarsi intorno, vedere la bellezza, e anche un modo per preservarla. Vi faccio un grande in bocca al lupo per le vostre iniziative, e magari ci aggiorniamo tra un anno!

 

 

 

Gilda Caccavale
Gilda Caccavale
1996 - Laureata e specializzanda in scienze politiche. Da sempre appassionata di scrittura nella sua potenzialità di condividere e trasferire sottili intuizioni e prospettive, o irripetibili combinazioni dell'essere. Fermare la "visione" significa assistere l'evoluzione, e m'illumina d'immenso!