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Confucio il maestro del pensiero libero

Confucio. Nasceva nel 551 nello stato di Lu, in Cina uno dei più grandi filosofi orientali di tutti i tempi.

Visse in Cina nella sua fase più instabile a livello politico, fase in cui imperversavano corruzione, guerre feudali, fino all’unificazione della Cina sotto un solo sovrano.

Secondo leggende e scritti antichi, Confucio doveva appartenere ad una famiglia originariamente molto ricca e poi impoverita, discendente dalla dinastia Shang.

L’insegnamento di Confucio ha il merito di aver elaborato una concezione di base etica dell’umanità, dal singolo individuo ad uno spettro più largo ed universale.

Ciò contribuì ad edificare un  pensiero più definito nella creazione di un nuovo modello, che puntasse alla realizzazione di sé e di conseguenza a tutta la famiglia umana, in condizioni più armoniose e prospere.

Tale filosofia fu determinante per lo sviluppo del pensiero cinese e non solo. Questa corrente chiamata a posteriori confucianesimo, si espanse nel tempo in Corea, Giappone e Vietnam.

In Europa la filosofia confuciana attecchisce solo nel XVII secolo grazie ai gesuiti che durante le prime missioni in Cina, cominciarono a studiarne la lingua e si impegnarono nelle prima traduzioni di testi di alcune opere più importanti della cultura cinese.

Un uomo controverso, libero sopra ogni cosa e per questo motivo dava molto fastidio ai potenti che lo emarginarono, chiudendo la scuola che aveva istituito, il suo pensiero, soprattutto per quanto riguarda la tradizione scritta fu redatto grazie ai suoi discepoli che ne diffusero il verbo.

Ed è proprio ai suoi discepoli che il maestro  Confucio ha lasciato una grossa parte della sua eredità filosofica: egli si considerava di fatti ” un semplice messaggero che non aveva inventato nulla” , proponeva così un insegnamento basato sulla ricerca, l’approfondimento e la messa in discussione della sua stessa persona.

Una visione che fondeva insieme i principi di etica individuale, sociale, basata anzitutto sulla rettitudine, lealtà e giustizia in tutte le relazioni sociali.

Enorme importanza viene affidata all’empatia nei confronti del prossimo affinché questa possa essere usata come strumento per la costruzione di una comunità umana migliore.

I principi e gli insegnamenti di Confucio sono stati e sono ancora molto seguiti, infatti per secoli tale filosofia è stata considerata una vera e propria religione.  Ad oggi però ci si dibatte ancora proprio su quest’ultima questione: può essere considerata una religione?

Libri e testi di ogni sorta che riguardano il confucianesimo non si sono espressi a riguardo, con grande chiarezza. Motivo per cui ancora adesso il confucianesimo resta una filosofia/religione piuttosto controversa.