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venerdì, 2 Giugno 2023

Computer supera test di Turing su intelligenza

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Raffaele Romano
Raffaele Romano
Collaboratore XXI Secolo. Iscritto alla facoltà di Scienze Politiche e aspirante giornalista pubblicista. Motivato da un forte interesse riguardante il mondo delle "news" in ogni tipo di settore e campo. Fin dall'adolescenza, molto attratto dal giornalismo e dall'idea di ricoprire in futuro, ruoli più affini a tale sogno.

A ben 60 anni dalla morte di Alan Turing, un matematico perseguitato per la sua omosessualità, un corpo artificiale, intelligente, è riuscito per la prima volta nella storia a ingannare l’essere umano e a presentarsi come  un vero e proprio uomo. E’ successo questa mattina grazie a un esperimento alla Royal Society di Londra, dove un computer ha superato il test di Turing: il computer ha convinto, oltre il 30% delle persone chiamate a giudicare, che era un ragazzino di 13 anni. Così per la prima volta nella storia un calcolatore ha passato il test di Turing, un esperimento creato per distinguere l’intelligenza umana da quella artificiale.

Il test di Turing è un criterio per determinare se una macchina sia in grado di pensare o meno. Questo criterio è stato presentato da Alan Turing in un articolo scritto nel 1950 per la rivista Computing machinery and intelligence, ma era già stato delineato da Cartesio nel Discorso sul metodo nel 1637. Questo criterio è una vera e propria situazione sperimentale che consiste in un gioco a tre partecipanti: un uomo A, una donna B e una terza persona C. Quest’ultimo è tenuto separato dagli altri due e, tramite diverse domande, deve stabilire qual è l’uomo e quale la donna. In tutto questo però anche l’uomo A e la donna B hanno dei compiti: A deve ingannare C e portarlo a fare un’identificazione errata, mentre B deve aiutarlo. Affinché C non possa disporre di  indizi, le risposte alle domande di C devono essere similarmente trasmesse. Il test di Turing si basa sul presupposto che una macchina si sostituisca ad A. Se C non si accorgesse di nulla, la macchina dovrebbe essere considerata intelligente, dal momento che sarebbe indistinguibile da un essere umano. Tutto questo è stato possibile oggi grazie al software  denominato “Eugene” creato dai russi Vladimir Veselov ed Eugene Goostman, che ha superato il test. Queste le dichiarazioni di Kevin Warwick dell’Università di Reading: “Siamo orgogliosi di dichiarare che il test di Alan Turing è stato superato per la prima volta nella storia, a superarlo è stato un software creato da due giovani di San Pietroburgo”.

Precedentemente la prima macchina che ha provato a superare il test di Turing è stata Eliza, un robot programmato per chiacchierare, ma non come una persona qualsiasi, bensí come uno psicanalista lacaniano. Questo robot è stato presentato nel 1966 e ancora oggi lo si può trovare su internet su qualche portale di curiosità per fanatici della tecnologia. Un altro tentativo di imitare l’intelligenza umana invece fu quello di Ibm, che ha fatto sfidare in una partita a scacchi l’uomo e il computer.

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