Colpo di stato in Thailandia avvenuto nella giornata odierna e annunciato poche ora fa in diretta televisiva nazionale da Prayuth Chan-ocha, capo di stato maggiore. Secondo quest’ultimo il golpe grazie al quale le forze armate hanno preso pieno potere del paese, è stato fatto per il bene della nazione e “per ripristinare l’ordine e spingere per il raggiungimento di riforme politiche”.
Subito poco dopo l’annuncio del colpo di stato, che era nell’aria da diversi mesi, un portavoce dell’esercito ha dichiarato che “nessuno sarà autorizzato a lasciare il proprio domicilio tra le 22 e le 5”. Il coprifuoco nel paese scatta immediatamente dopo la presa del potere da parte dei militari, ma questo probabilmente è l’ultimo dei problemi di una nazione letteralmente in ginocchio a causa dei tanti conflitti interni, basti pensare che dal 1932 siamo di fronte al 12esimo golpe.
La crisi politica in Thailandia va avanti da diversi anni, ma negli ultimi mesi è notevolmente peggiorata: le fazioni politiche opposte non riuscendo a trovare un compromesso pacifico nelle sedi governative, sono scese in piazza iniziando una serie di scontri e conflitti violenti che hanno trascinato il paese in una vera e propria guerra civile. Le manifestazioni violente sono costate la vita a ben 28 persone, oltre 800 sono rimaste ferite. L’aumento degli scontri ha dato il via libera ai capi dell’esercito di proclamare, 2 giorni fa, la legge marziale. Nonostante tutti gli scongiuri del caso e le false promesse, oggi al termine dell’incontro dei principali esponenti politici in un complesso militare di Bangkok i militari hanno preso il potere.
L’annuncio dell’ennesimo colpo di stato non è stato ben digerito da tutta la popolazione e i seguaci dell’ex premier Thaksin Shinawatra, anche quest’ultimo deposto da un golpe nel 2006, promettono battaglia, infatti, tramite l’account ufficiale di Twitter del Fronte unito per la democrazia si legge “Ora sì che è un golpe: aspettatevi rappresaglie”.