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Coco Chanel: l’icona intramontabile

49 anni fa moriva Gabrielle Bonheur Chanel, in arte Coco, icona novecentesca del mondo della moda: una donna che vestiva le donne, un mito. Sarebbe quanto mai difficile riassumere in poche righe la storia di questa stilista e donna straordinaria senza tralasciare nulla. Una storia che ha origini umili e che racconta la sua scalata verso il successo.

L’infanzia di Gabrielle

L’infanzia di Coco Chanel, al tempo solo Gabrielle, è avvolta nel mistero. Della storia di Coco adulta, ormai, si conosce ogni dettaglio, ma di Gabrielle, bambina nata in condizioni difficili, si sa davvero poco. Di certo, la sua non è stata un’infanzia spensierata. Gabrielle nasce a Samur il 29 agosto 1833, in una famiglia povera. Diventerà presto orfana di madre e vivrà in orfanotrofio con le suore del Sacro Cuore fino alla maggiore età.

Gabrielle giovane adulta: l’incontro con Etienne de Balsan

A quel punto, verrà istruita in una scuola di arti domestiche a Notre Dame e, una volta terminato il percorso di studi a diciott’anni, verrà assunta come commessa al negozio di biancheria Maison Grampayre. Nel frattempo, però, avrà una breve carriera come cantante di cabaret che la porterà alla conoscenza del suo primo amante, Etienne de Balsan. 

Il soprannome, Coco, si pensi derivi proprio dalla sua breve carriera di cantante di cabaret, probabilmente dalla canzone Qui qu’a vu Coco? cantata dalla giovane Gabrielle al caffè-concerto in cui si esibiva.

Etienne, il suo primo amore, amava corse e cavalli e Coco, dimostrando fin da allora di essere una donna fuori dal comune, imparò a cavalcare nelle sue scuderie. È possibile che sia stato proprio quest’amore per l’equitazione ad ispirare i pantaloni, le giacche e i cravattini caratteristici della maison.

La costruzione del mito di Coco Chanel

Nel 1909, grazie ai finanziamenti dell’amante, Coco iniziò la sua carriera confezionando cappelli con decorazioni di raso. In contrasto con le tendenze dell’epoca che volevano accessori vistosi ed ingombranti, Coco creò cappelli sobri, discreti. Questo la portò presto al successo, dandole la possibilità di aprire due boutique, una a Parigi e l’altra a Deauville. 

La sua popolarità crebbe sempre più. Coco, nel 1916, aprì un salone di alta moda a Biarritz e nel 1920 il leggendario atelier Rue Cambon. Gli anni ’20 segnarono profondamente la storia della maison: infatti, proprio nel 1923 nacque il profumo Chanel n°5, il primo a prendere il nome dalla stilista.

Nel 1954 Coco Chanel cucì la prima giacca femminile utilizzando una serie di espedienti tecnici per armonizzarla al corpo della donna. Spesso in Tweed, tessuto scoperto in un viaggio in Scozia, la giacca diventò un capo cult e allo stesso tempo rivoluzionario in un periodo in cui la moda femminile costringeva le donne in abiti scomodi e poco pratici.

Nel 1926 Coco Chanel cambiò per sempre il mondo della moda con l’invenzione del tubino nero, le petite robe noir che ancora oggi è protagonista nei guardaroba delle donne di tutto il mondo.

Dichiarò, all’epoca: “la parte più difficile del mio lavoro è lasciare le donne libere di muoversi. Vestirle senza farle sentire travestite, senza che gli abiti le facciano sentire diverse.”

Il grande amore di Coco Chanel: Arthur Capel

Il più grande amore della stilista francese fu senza dubbio Arthur Capel, uomo d’affari inglese, soprannominato da Coco “Boy”. Arthur supportò Coco Chanel nel corso della sua carriera aiutandola a diventare la leggenda che tutti conosciamo. Il loro amore nacque nel corso della guerra e purtroppo ebbe una fine piuttosto tragica. L’uomo d’affari morì, infatti, in giovane età vittima di un incidente automobilistico. Ciò segno moltissimo Coco Chanel che portò questo grande dolore per tutto il resto della sua vita.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Anna Borriello
Anna Borriello
Scrivo per confrontarmi col mondo senza ipocrisie e per riflettere sul rapporto irriducibile che ci lega ad esso.