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Cocaina nelle salsicce per il marito detenuto: arrestata donna

Cocaina nelle salsicce per il marito detenuto a Poggioreale: arrestata donna. La moglie fedele finisce dentro dopo essere stata fermata.

Cocaina nelle salsicce per il marito detenuto: arrestata donna

Salsicce alla cocaina destinate a un detenuto del carcere di Poggioreale, a Napoli. Una donna ammessa a colloquio con il marito, appartenente al circuito Alta Sicurezza, ha tentato di introdurre droga (hashish e cocaina), nascondendola in alcune salsicce poi riposte nel pacco destinato all’uomo.

Lo riferisce il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (Sappe) che denuncia alta tensione nelle carceri campane, oggi affollate da oltre 6.700 detenuti.
“I controlli meticolosi dei poliziotti penitenziari del settore Colloqui consentono di scoprire il tentativo di introdurre stupefacente nel cibo”, spiega il segretario nazionale per la Campania del sindacato Emilio Fattorello.
La donna fermata e arrestata su ordine dell’Autorità giudiziaria competente. Poi portata alla Casa Circondariale Femminile di Pozzuoli.
Altra situazione critica nel carcere di S. Maria Capua Vetere dove nella notte “un detenuto ristretto nel Reparto detentivo Nilo rompe il lavandino della cella e ne scaglia un pezzo contro il poliziotto penitenziario di servizio, che è dovuto ricorrere alle cure dei sanitari del Pronto soccorso cittadino. Ma cosa più grave è che, questa mattina, due agenti in servizio nel Reparto detentivo Tevere sono stati spostati dal loro posto di servizio perché vi era il forte rischio che venissimo sequestrati da alcuni detenuti”, racconta Donato Capece, segretario generale del Sappe. ”Così non si può andare avanti”, prosegue.
”Il lassismo che caratterizza il carcere di S.Maria Capua Vetere è imbarazzante ed intollerante. Da mesi il Sappe denuncia che non ci sono un direttore ed un Comandante di Reparto titolari, fissi, in pianta stabile, eppure i vertici regionali e nazionali del Dap non assumono provvedimenti urgenti”.
Occorre “che le Autorità ministeriali intervengano con la massima sollecitudine, con una ispezione interna e con l’avvicendamento del Comandante del Reparto di Polizia Penitenziaria”.