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martedì, 30 Maggio 2023

Coalizione anti-Isis in Kuwait

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Domenico Papaccio
Domenico Papaccio
Laureato in lettere moderne presso l'Università degli studi di Napoli Federico II, parlante spagnolo e cultore di storia e arte. "Il giornalismo è il nostro oggi."

Si è concluso intorno alle 19 di oggi, 13 febbraio a Kuwait City, l’incontro con il comunicato finale, da poco diffuso, dei 75 paesi uniti in coalizione contro la minaccia dell’Isis. Hanno partecipato ad un meeting nello stato arabo, da sempre legato da vincoli politico-economici con l’Occidente e in primis con gli U.S.A.

L’incontro, presieduto dal vice-premier e ministro degli esteri del Kuwait,  Sabah Khalid Hamad al Sabah, insieme al capo della diplomazia Ue, Federica Mogherini, ha visto partecipare i paesi sul Mediterraneo, dell’Europa, con l’Italia rappresentata dal ministro degli Esteri, Angelino Alfano.

Scopo principale della riunione di oggi, è la questione Isis, sottolineando come lo Stato Islamico rappresenti ancora in alcune aree, come in Yemen ad esempio, un vivo focolaio, a cui bisogna rimediare onde evitare la creazione di uno Stato Islamico bis.

In particolare, oggetto del summit è stata l’osservazione della situazione politica e sociale destabilizzante ancora presente in alcuni paesi tra il Magreb e il Medioriente, come la Siria e l’Iraq, dove in quest’ultimo è stato evidenziato un pericolo da non sottovalutare, soprattutto con il ritiro delle truppe americane dalle basi militari presenziate nel vicino Afghanistan.

L’ intento è quello di continuare in una politica atta a ripristinare  nelle due precedenti roccaforti di Abu Bark, capo politico e spirituale dell’Isis, l’eliminazione di questo pericolo e restituire un governo legittimo e pace ai popoli travolti dal flagello della crudeltà dell’Isis.

Rilevante anche l’intervento rilasciato stamane in Kuwait City dal nostro ministro degli Esteri Angelino Alfano, che nel sottolineare l’impegno dell’Italia nella battaglia vittoriosa contro il terrorismo jihadista, contro l’Isis e i successi conseguiti, ha definito come “fase cruciale” quella che adesso dovranno affrontare le popolazioni liberate dalla morsa del terrore creando quelle condizioni, soprattutto in Iraq e Siria consone all’eliminazione di un nuovo pericolo di tale portata.

Inoltre? insieme ad una concreta strategia politica, è stato ridefinito il quartier generale operativo per la direzioni delle operazioni militari, che accompagneranno quelle umanitarie nei territori difesi dalla coalizione anti-Isis, optando per la sede di Tampa, in Florida, donde già in precedenza avevano presdo le mosse le prime strategie militari anti-Isis.

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