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Clonare il tuo cane? Da adesso è possibile

Nei secoli il cane si è sempre più legato all’uomo diventando prima un animale da caccia, poi un animale da compagnia, fino a diventare, ai giorni nostri, un vero e proprio membro delle famiglie, che scelgono di allietarsi la vita accogliendo questi dolci animali in casa propria.

Il legame che va creandosi diventa tanto saldo da superare il semplice affetto, trasformando il cane in un fratello con cui condividere ogni momento della giornata, addirittura può diventare un figlio da accudire in ogni azione quotidiana.

Per chiunque abbia vicino a sé un cane, l’idea peggiore è quella che un giorno il proprio compagno lo lascerà.

Da adesso però, sembra che il dolore della perdita del proprio animale possa essere attutito.

La notizia viene dalla Corea del Sud, dove lo scienziato Hwang Woo Suk ha reso possibile la clonazione del proprio animaletto, che può tornare ad essere riabbracciato dai propri padroni.

Il primo cane clonato da Hwang Woo Suk fu Snuppy (acronimo di Seul Nation University Puppy), un incrocio tra un cane afghano e un labrador, che nel 2005 divenne famoso in tutto il mondo come uno dei primi e reali esempi delle possibilità che può creare la pratica della clonazione. Lo scopo dello scienziato coreano, infatti, è quello di clonare mucche e altri mammiferi, allo scopo di incrementare la produzione di cibo, sfruttando esclusivamente animali clonati.

Questa realtà è ancora lontana dal realizzarsi, ma già forti sono le proteste degli animalisti e dei movimenti anti-vivisezione che vedono in malo modo la ricerca di Hwang Woo Suk, visto che oltre il 75% degli embrioni clonati, muore nel giro di due mesi.Ma non è solo questo che suscita le protese degli animalisti. Ciò che realmente impensierisce questi gruppi è che, spendendo una cifra che si avvicina ai 100.000 dollari (circa 80.000 €), è possibile – come detto sopra- creare una copia del proprio animale, dopo che questo ci ha lasciato. È proprio questo “commercio”, avviato da Hwang Woo Suk, a far inorridire gli animalisti, e Michela Kuan, responsabile della Lav. la Lega anti-Vivisezione, ha così commentato nel 2008 la prima ordinazione di cuccioli di pitbull, cloni del cane di Bernann McKinney:

“L’idea di poter ordinare la nascita di cane come un qualsiasi altro oggetto è aberrante, sia sul piano morale che scientifico; inoltre l’indice di fallimento per gli esperimenti di clonazione resta altissimo, quindi anche in questo caso, si prevede lo sfruttamento e la sofferenza di animali” […]

Ma non solo continua la Kuan:

“Questa clonazione su commissione è ancora più grave ed inaccettabile se si considerato i milioni di cani randagi che vivono per le strade. I canili di tutto il mondo, inoltre, sono stipati all’inverosimile e spesso non hanno i fondi necessari per tutelare al meglio gli animali che ospitano. Il modo migliore per commemorare l’eventuale dipartita del proprio amico a quattro zampe, è adottare uno di questi animali.”

Per un vero amante degli animali non è possibile non condividere il parere della Lav, tenendosi lontani da tali pratiche nel rispetto dell’animale che ci sta accanto.