I primi freddi invernali sono alle porte, il corpo inizia ad aver bisogno di più calorie, per scaldarsi e per consolarsi dalla fine della bella stagione. In inverno aumenta anche la voglia di stare in casa, mettersi ai fornelli a preparare manicaretti succulenti, aiutati dal tempo. Si riaccendono i forni e ritorna la voglia di dolci fatti in casa; e si sa, la regina delle golosità invernali è la cioccolata calda. Ma dove nasce? Chi, per primo, ha gustato questa bontà in tazza? Probabilmente le origini della bevanda a base di cacao e latte più diffusa al mondo vanno fatte risalire ai Maya che ai loro tempi preparavano un intruglio chiamato “Xocoatl” a base di semi di cacao tostati e macinati assieme ai fagioli ed uniti ad acqua e pepe. Tuttavia pare che la bevanda Maya non riscuotesse molto successo in Europa, tant’è che la ricetta della cioccolata che oggi gustiamo deriva da quella azteca che prevedeva l’impiego di cioccolato, vaniglia e altre spezie, dalla consistenza di insieme densa come il miele.
Secondo alcuni Cristoforo Colombo scrisse al re di Spagna, dopo aver scoperto la bevanda, che permetteva all’esercito di avere una resistenza maggiore e di poter marciare per un tempo prolungato senza accusare fatica.La leggenda vuole che infine fu Carlo V a detenere la ricetta definitiva, segreta, giunta poi ai giorni nostri ed infine resa semplice con soli due ingredienti: cacao e latte. Pare poi che furono gli inglesi a sostituire l’acqua con il latte, mentre gli spagnoli cominciarono a prepararla calda e zuccherata.
Tuttavia, per mantenere l’aroma della ricetta antica e per gustarla al meglio, la si può preparare con aggiunta di spezie a piacere tra vaniglia, cannella e peperoncino, che ne esaltano l’aroma e ne arricchiscono il gusto semplice di base. Inoltre, in caso di intolleranze, è possibile sostituire il latte con l’acqua. Generalmente, le dosi per circa due tazze di cioccolata calda sono queste: 25 gr di cacao in polvere (meglio se amaro); 250 gr di latte (circa due tazze); due cucchiai da tavola di zucchero; vanillina o un baccello di vaniglia intaccato o una bustina di cannella o qualche seme di mezzo peperoncino piccolo; 10 g amido o maizena a piacere. Naturalmente le dosi possono variare a seconda delle preferenze, vale a dire se si vuole ottenere una cioccolata più o meno densa, più o meno zuccherata e più o meno speziata.
Di norma la consistenza dovrebbe risultare densa come una crema al cucchiaio e la dolcezza non troppo accentuata. Per preparare una tazza di cioccolata calda si fa bollire il latte o l’acqua, poi si versa un filo in una tazza nella quale precedentemente è stato mescolato metà del cacao, dello zucchero e parte degli aromi. Si fanno sciogliere le polveri e poi si versa il resto del liquido. La bontà in tazza è così pronta per essere assaporata. Unica avvertenza: dev’essere fumante.