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Cinema. The Dirt, il peccato e la redenzione.

In una stagione cinematografica in cui il rock è tornato a farla da padrone, con pellicole ispirate a colossi della musica, come i Queen di Freddie Mercury e Elton John, non poteva astenersi dal set cinema una delle rock band che maggiormente ha reso l’immagine del divo dannato, fatto di musica e eccessi fino agli estremi. I Motley Crue.

Uscito da meno di un mese, il biopic The Dirt racconta in parte quello che i Crue avevano cantato in Dr. Feelgood. Una direzione corale è stata capace di dar spazio alle vite ed ai miracoli di una delle ultime vere rockband della storia, in cui oltre a far primeggiare il vizio fatto dal binomio sesso e droga, metteva in luce anche il progetto musicale che trovava in ognuno di loro una pedina importante per rivoluzionare i canoni dello spettacolo scenografico, quanto dello stesso mainstream musicale.

Realizzato grazie al kaleidoscopio emerso dalle numerose leggende (vere) e sui tantissimi racconti di aneddoti dei vari membri della band hair metal capitanata da Nikki Sixx che conquistò il Sunset Strip negli anni 80′, racchiuse nel libro cult del rock  The Dirt: Confessions of the World’s Most Notorious Rock Band (scritto dai Mötley Crüe con Neil Strauss) del 2006, è un mettere a fuoco su vicende spesso marginalizzate.

Tra questi, certamente i problemi di salute di Mick Mars, affetto da spondilite anchilosante, oppure la drammatica perdita di una figlia da parte del cantante Vince Neil, senza tralasciare le difficoltà dello stesso leader e bassista Nikki Sixx per disintossicarsi dall’eroina.

In meno di un anno il regista Jeff Tremaine ha creato un focus minimo, mostrando anche le difficoltà ed il lavoro presente dietro le spettacolari vite dell’essere una stella musicale. Le follie dei Crue, interpretate da un cast giovanissimo tra cui primeggia il rapper Machine Gun Kelly nei panni di Tommy Lee, non sono il canonico contorno della rockstar ma costituiscono quasi il magma creativo di un abisso che si cerca di colmare.

Intanto, tra i prossimi biopic maggiormente attesi, vi è quello incentrato sulle vicende e sulla musica del Duca Bianco, David Bowie, che tra notizie e smentite è ancora alla ricerca di una data d’inizio delle riprese.

Domenico Papaccio
Domenico Papaccio
Laureato in lettere moderne presso l'Università degli studi di Napoli Federico II, parlante spagnolo e cultore di storia e arte. "Il giornalismo è il nostro oggi."