Ci sono storie senza tempo che non ci si stanca mai di raccontare, una di queste è proprio Cime Tempestose, il grande romanzo di Charlotte Brontë, adattato questa volta da Martina Badiluzzi che ne ha curato anche la regia. Questo nuovo spettacolo verrà rappresentato al Teatro Piccolo Bellini dal 25 febbraio al 9 marzo. La storia familiare al centro del romanzo verrà rievocata per omaggiare non solo la letteratura, ma anche la potenza del teatro. I due protagonisti Catherine e Heathcliffe sono personaggi complessi e moderni che con le loro sfaccettature permetteranno allo spettacolo di indagare la natura e la civiltà, il femminile e il maschile.
Sullo sfondo c’è la brughiera, la campagna con cui i personaggi si confrontano in un duplice rapporto di appartenenza e desiderio di fuga. Proprio questi personaggi saranno interpretati da Arianna Pozzoli e Loris De Luna. A curare il suono e la musica è stato Samuele Cestola, mentre ad occuparsi delle luci è stato Fabrizio Cicero. I costumi invece sono firmati da Giuditta Verderio.
Martina Badiluzzi: le sue parole su Cime Tempestose
Martina Badiluzzi in un’intervista ha riflettuto specialmente sul ruolo della Brontë come scrittrice in un mondo dominato dall’uomo: “Sono scrittrici come Emily Brontë ad aver cambiato la nostra storia. È nella letteratura di queste donne che si è formato l’immaginario di generazioni di ragazze ed espresso il ribollire dei desideri di emancipazione che ha riscritto il destino delle donne e degli uomini. Sulle pagine di questi libri abbiamo sviluppato il nostro pensiero critico e a queste storie, scritte da donne in tempi in cui non era permesso loro scrivere, che desideriamo tornare ora che siamo adulte”.
Badiluzzi si è soffermata anche sui personaggi, spiegando che Heathcliffe e Catherine non sono altro che parti di noi, del nostro inconscio a cui loro danno la voce. Lo spettacolo è stato strutturato in modo tale da restituire la scansione in capitoli del romanzo e il “buio” scandirà “il tempo del racconto e del sogno allucinato”.