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Charles Schulz, il papà del Peanuts

Figli di immigrati europei nel Minneoapolis, terra che gli diede i natali e la visio creativa nella matita, Charles Schulz vede la luce il 26 novembre 1922. 

Charles Schulz rappresenta il dialettico rapporto che l’uomo ha col vivere, soprattutto addentrandoci nella sua biografia, si scorge la presenta di statue commemorative di Snoopy nella medesima cerchia che ne rifiutava i suoi schizzi.

Altrettanti sono gli echi rinvenibili nella caratterizzazione del personaggio-bambino principale, cioè Charlie Brown, come la presenza di un cane bracchetto -che egli iniziò a disegnare all’età di 10 anni-, le mansioni genitoriali, con un padre barbiere e una madre casalinga, oltre che la ragazzina dai capelli rossi, allusione ad una proposta di matrimonio fallita per Charles Schulz.

I Peanuts dal 1950 agli anni 2000, anno della morte di Schulz hanno messo in scena secondo una modalità icastica un complesso disegno autocritico della società americana, in cui un gruppo di bambini e un cane hanno innervato la polemica verso il conformismo della società Usa.

In molti della critica letteraria statunitense hanno proposto un rapporto sotteso con l’altro grande classico della letteratura americana e antiromanzo di formazione come Il giovane Holden di Salinger.

Infatti, si può recepire come il mondo dei bambini di Peanuts abbiano quel tratto incontaminato, escluso dal vitium omologante della società adulta parimenti all’Holden.

Nei Peanuts l’apparire del mondo adulto è dato da una cacofonia confusa e incomprensibile che va a marcare la distanza asimmetica crescente se messa in relazione con i tratti antropomorfi di Snoopy oppure dell’uccellino Woodstock.

Tale tratto, accresciuto dagli anni 60′-70′ risulta maggiormente se si coglie come venga etichettato come “bambino” non tanto dal suo padrone Charlie Brown ma anche da Peperita Patty.

Il papà del Peanuts attraverso il bracchetto Snoopy,  il pensatore Linus, la femminista Peperita Patty e altri personaggi emblematici che illustravano una società alternativa.

Tale tratto è ancor più evidente se si osserva come dal fumetto iniziale lo spostamento del medium dei Peanuts sia arrivato alla serie animata e al cinema facendone oggi un cult della storia culturale del XX secolo.

Domenico Papaccio
Domenico Papaccio
Laureato in lettere moderne presso l'Università degli studi di Napoli Federico II, parlante spagnolo e cultore di storia e arte. "Il giornalismo è il nostro oggi."