martedì 19 Marzo, 2024
19.4 C
Napoli
spot_img

Articoli Recenti

spot_img

Il Centro al centro dell’integrazione

The New MaxHao, Multietnic Artisan Shopping Center, questo il nome del mercato multietnico più particolare di tutta Italia, inaugurato sabato 15 settembre 2018. La Redazione del XXI Secolo, in seguito all’invito ufficiale, ha avuto modo di partecipare a tale evento, nonché di rivolgere qualche domanda non solo all’ideatore del progetto, Massimo Troianiello, ma anche a diversi ospiti dell’evento.

Atmosfera fervente quella che si percepiva negli attimi immediatamente precedenti all’apertura ufficiale dei cancelli del Mercato Multietnico, dove si è tenuto l’evento inaugurale. Ad esso hanno preso parte anche personalità di spicco del panorama politico ed imprenditoriale italiano tra i quali si annoverano il Dottor Massimo Troianiello, Presidente The New Maxhao, il Dottor Tommaso Cerciello, Presidente PMI Italia, l’ Avv Antonio Crisci, Presidente Provinciale PMI Napoli, il Dottor Salvatore Ronghi, Segretario federale di Sud Protagonista, ed esponenti della politica locale, il Dottor Pietro Manzi, Consulente tecnico amministrativo The New MaxHao, il Dottor Armando Coppola, Presidente Napoli in Sinergia, i quali hanno gentilmente acconsentito al rilascio di qualche dichiarazione in merito all’evento e all’incidenza che il neonato Mercato Multietnico avrà in differenti ambiti.

L’evento è stato allietato da uno spettacolo musicale ed ha previsto un rinfresco per gli ospiti, con tanto di torta augurale.

Nasce proprio nel sud Italia, in una delle città più particolari di tutta la penisola il Mercato Multietnico all’ingrosso “The New MaxHao” sorge nella periferia della città di Napoli, più precisamente in Via Emanuele Gianturco, proprio sulle rovine di una vecchia fabbrica dismessa, passata poi al patrocinio comunale, per poi essere nuovamente abbandonata al degrado ed all’incuria del tempo. Il sito è stato acquistato e meravigliosamente ristrutturato, al fine di dare vita al progetto nato dal genio dell’imprenditore Massimo Troianiello, volto al rilancio della zona ovest di Napoli, per rilanciare non solo dal punto di vista estetico , ma anche da quello della vivibilità, il quartiere Poggioreale.

Tale progetto è stato molto lungimirante ed affonda radici anche in campo di tematiche sociali. L’intenzione di creare un mercato multietnico è volta infatti all’apertura verso le nuove culture, verso le nuove società, al confronto con altre realtà; La città di Napoli ha già ampiamente dimostrato di possedere le qualità per l’apertura al dialogo con nuovi popoli, e nuove culture, mirando all’inclusione, pertanto questa risulta essere la città ideale per l’attuazione di un tale progetto.

La zona, seppur essendo periferica, è servita egregiamente da mezzi di trasporto, è infatti facilmente raggiungibile dall’interno della città grazie al collegamento offerto dalla metropolitana, mentre dall’esterno è raggiungibile grazie all’Autostrada e grazie alle Tangenziali.

Multietnico è anche lo stile della struttura, molto semplice, scelta ideata in omaggio alla Cina. La struttura ospita 200 differenti attività commerciali, nate da altrettante realtà imprenditoriali, ricopre una una superficie totale di 15000 metri-quadri  ed offre la possibilità di parcheggiare gratuitamente, lasciando anche zone verdi pubbliche dedicate a tutti gli abitanti del quartiere.

L’area offre sicurezza garantita, in quanto video sorvegliata internamente ed esternamente h24.

La redazione della testata giornalistica online “XXI Secolo” coglie l’occasione per rivolgere un cortese ringraziamento per l’invito ricevuto, augurando all’imprenditore Troianiello un florido futuro per la propria attività, senza dimenticare di rivolgere un sentito ringraziamento altresì a tutti coloro che hanno gentilmente acconsentito al rilascio di una breve intervista ai nostri microfoni.

È nata la punta di diamante dell’imprenditoria italiana e si trova proprio nella città di Napoli.

Emanuele Marino
Emanuele Marino
Giornalista pubblicista, nonché studente universitario iscritto alla facoltà di Lettere Moderne presso l'Università degli studi di Napoli Federico II