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Cenerentola: nel 1950 il debutto nei cinema italiani

Il 4 marzo 1950 debutta il capolavoro d‘animazione Disney Cenerentola nelle sale italiane. All’epoca Disney decise di puntare su un personaggio fiabesco destinato a diventare poi uno dei più popolari e affidò la regia a Clyde Geronimi, Wilfred Jackson e Hamilton Luske, i tre registi che fecero di Cenerentola un vero e proprio capolavoro soprattutto grazie alla meravigliosa colonna sonora.

Tutti conosciamo la storia di Cenerentola: una dolce ragazza che deve affrontare la morte della madre e il secondo matrimonio del padre con una donna tutt’altro che buona, la quale ha due figlie che diventato sue sorellastre: Anastasia e Genoveffa. Cenerentola non viene trattata bene ma si ritrova a servire la matrigna e le sorellastre, fin quando la magia della fata Smemorina le fa vivere una trasformazione e un sogno d’amore con il Principe che le cambierà la vita. Questa bellissima fiaba contiene tantissimi temi: si affronta il tema del lutto, il secondo matrimonio del proprio genitore, la rivalità tra sorelle, la distinzione tra il male e il bene.

Il lungometraggio Disney Cenerentola ha delle curiosità che non tutti sanno:

  1. Lucifero è ispirato a un gatto vero: si tratta nello specifico del gatto dell’animatore Ward Kimball  che, dopo aver fatto un’approfondita ricerca al fine di trovare il gatto perfetto, decise di ispirarsi al suo, Feetsy, per creare il personaggio di Lucifero, il malefico gatto della matrigna.
  2. Ilene Woods, che dà la voce a Cenerentola, non sapeva che si trattasse di un provino per quel ruolo: Ilene Woods si ritrovò a dare la voce a Cenerentola quasi per caso. Infatti Mack David e Jerry Livingston, che hanno scritto la musica e i testi per il film d’animazione, le chiesero di registrare una demo di Canta usignol, Bibbidi-Bobbidi-Boo e Questo è l’amor, che poi presentarono a Walt Disney.
  3. Cenerentola è stato girato in live action: per farsi un’idea maggiormente dettagliata di come volevano far muovere i personaggi di Cenerentola, il film d’animazione è stato girato dai cineasti usando la tecnica del live action. L’attrice Helene Stanley, usata come punto di riferimento anche per Anita in La carica del 101 e per Aurora, protagonista de La Bella Addormentata nel bosco, è stata usata come punto di riferimento per la creazione di Cenerentola.
  4. Il finale del film doveva essere differente: tutti noi conosciamo il finale del film: Cenerentola che riesce a indossare la scarpetta di cristallo, dimostrando finalmente di essere lei la dolce metà che il principe stava cercando in tutto il regno. Quello che non sapete, però, è il finale alternativo dove il principe non rimane deluso, ma comunque è sorpreso di sapere che quella giovane che gli fa battere il cuore non è una principessa ma una serva.
  5. A Ilene Woods è stato chiesto di cantare la melodia tra sé e sé: durante la registrazione di Canta usignol Walt Disney ha chiesto a Ilene Woods se sarebbe stata in grado di cantare la melodia tra sé e sé. Per ottenere l’effetto desiderato alla scena in cui Cenerentola lava il pavimento.