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Catechista orco, cinque anni di abusi a una ragazzina

Catechista orco, cinque anni di abusi a una ragazzina. Un inferno lungo cinque anno: dal 2009 al 2014. La brutta vicenda di una ragazzina che avrebbe subito gli abusi di un   catechista della III comunità neocatecumenale della chiesta di Santa di Santa Rita, nel quartiere Casalotti, a nord ovest della Capitale.

Secondo gli inquirenti le presunte violenze presero il via quando la ragazza era appena 14enne e si sono protratte nel silenzio per ben 5 anni. Il catechista, G.V., che avrebbe approfittato dell’adolescente ed ora è sotto processo davanti alla prima sezione penale del Tribunale di Roma con l’accusa, come si legge su il Messaggero, di violenza sessuale.

Catechista orco, cinque anni di abusi a una ragazzina: la parola al sacerdote

Il sacerdote della parrocchia dove tutto è avvenuto è fra i primi ad essere ascoltati: “Quando abbiamo scoperto cosa era successo parlai con la ragazza che era molto scossa. Lui ha ammesso la relazione, dicendo di essersi pentito e che chiedeva perdono – ha spiegato – Ha confessato di aver avuto una storia con la ragazza, ma ma i contorni erano sfocati, mi sembrò di capire che la storia era iniziata quando lei era minorenne”.

Un pentimento che comunque porta alla sospensione dalla carica di catechista: “Gli consigliammo un periodo di separazione dalla comunità. Da quello che ho capito c’era stato un legame, un trasporto, però non so dire di che genere”.

Intanto la ragazzina vive col suo segreto. Il catechista è amico di famiglia e si poteva innescare una scintilla pericolosa. Considerato comunque  una sorta di guida spirituale. Aveva con i genitori della ragazzina un rapporto di amicizia: loro si fidavano di lui, tanto che spesso si sarebbe occupato, dopo gli incontri post-cresima in chiesa, di riaccompagnare a casa l’adolescente. Proprio durante uno dei viaggi in automobile sarebbero avvenute le prime molestie.

La denuncia e il processo

Arriva finalmente il giorno della confessione. Prima ai genitori e poi ai carabinieri.   Nel 2020 arriva la richiesta di rinvio a giudizio, formulata dalla pm titolare del fascicolo, Eleonora Fini. La prossima udienza è prevista per il 24 gennaio, quando verranno ascoltati altri testimoni.