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venerdì, 2 Giugno 2023

Caso Ruben: De Magistris non arretra

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Claudia Camillo
Claudia Camillo
Collaboratore XXI Secolo.

Negli ultimi due giorni il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris si è sentito in dovere di esprimersi nuovamente riguardo il “caso” del piccolo Ruben Conte Loi, bambino riconosciuto all’anagrafe di Napoli come figlio di due madri.

Il bambino è nato lo scorso 3 agosto a Barcellona, in Spagna, Stato che riconosce i matrimoni tra persone dello stesso sesso. Infatti le “genitrici” di Ruben, due ragazze italiane, Marta Loi e Daniela Conte, sono state costrette a sposarsi in Spagna e sempre lì a cercare di coronare il loro sogno di poter avere un figlio. Questa realtà è rimasta tale finché non hanno sentito l’esigenza, ma anche il diritto per il piccolo neonato, di essere riconosciuto anche dallo Stato in cui lo cresceranno e cioè in Italia. L’Ufficio di Stato Civile del Comune di Napoli lo scorso 30 settembre ha accettato la registrazione all’anagrafe di Ruben, consentendogli di poter essere effettivamente un cittadino come tutti gli altri, dal momento che l’unica colpa che gli è stata finora attribuita è quella di essere semplicemente figlio di due donne. Infatti, le documentazioni dell’anagrafe italiana, non prevedendo la formula neutra “genitore” segnalano come madre del neonato Daniela Conte e come padre Marta Loi. Oltre a trattarsi del primo caso in Italia, la storia di Ruben ha attirato molte critiche, in particolare da parte del Prefetto Gerarda Maria Pantalone e del Cardinale, Crescenzio Sepe. La prima si è soffermata sul fatto che in Italia non è possibile dare ad un neonato i cognomi di entrambi i genitori anche perché l’Ordinamento Italiano prevede che quest’ultimi siano un uomo e una donna, ma soltanto quello della madre biologica. Il Cardinale, invece, ha espresso il suo disappunto, invitando a rispettare le leggi italiane.

Questo accadeva pochi mesi fa, adesso le cose potrebbero cambiare nuovamente per Ruben, la sua registrazione all’anagrafe del Comune di Napoli potrebbe di nuovo essere messa in discussione, ma ciò non accadrà, ha dichiarato De Magistris, irremovibile sulla sua decisione: “Non arretriamo nemmeno di un centimetro, anzi. Ribadiamo la nostra posizione umana, etica, normativamente corretta, giusta e doverosa che ha assicurato a Ruben anche dopo l’annullamento solo parziale da parte della Prefettura di Napoli, di ricevere un documento che attesta che una persona è nata e che ha diritto a esistere e a essere tutelata dai diritti”.

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