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Casa massonica apre per il Maggio dei Monumenti

La casa massonica del Grande Oriente d’Italia a Napoli apre le sue porte al pubblico in occasione del tradizionale “Maggio dei Monumenti” che ogni anno presenta un fitto programma di eventi per riscoprire la città. La rassegna tradizionalmente prevede concerti, mostre, visite guidate e spettacoli teatrali; inoltre ogni anno vengono aperte anche alcune delle location più belle di Napoli di solito chiuse al pubblico, come proprio nel caso della sede massonica di Napoli. L’organo amministrativo locale del Grande Oriente, il Collegio Circoscrizionale di Campania, ha fissato per questo 2023 ben quattro date in cui sarà possibile visitare lo storico palazzo: il 6, il 13, il 20 e il 27 maggio, per ricordare Achille Castaldi, appartenente all’ordine e storico organizzatore dell’evento, scomparso di recente.

Le visite saranno guidate e gratuite e prevedranno gruppi ristretti di non più di 25 persone. Gli orari in programma sono le 10:00 e le 11:00. Trattandosi di visite con un numero limitato di persone, la prenotazione è obbligatoria e può essere effettuata tramite Whatsapp contattando il numero 380-5456923. L’appuntamento sarà al secondo piano del civico 27 della Galleria Umberto I, situata nel centro storico della città. Una volta arrivati si dovrà digitare il numero 115 al citofono del palazzo.

La Casa Massonica di Napoli fu acquistata nel 1916 per iniziativa di Vincenzo Vigorita, esponente del Grande Oriente d’Italia. L’atto d’acquisto del 27 febbraio 1916 reca la firma di altri 9 co-intestatari anche loro appartenenti all’ordine. Non tutti sanno però che a edificare e costruire la Galleria Umberto I fu proprio un massone, l’ingegnere Emanuele Rocco, a cui Napoli ha reso omaggio ponendo un busto che lo raffigura e una targa nella Galleria stessa, nel lato destro dell’arco di uscita in via Santa Brigida. Durante il fascismo la casa massonica venne requisita, di preciso nel primo periodo del regime mussoliniano e venne assegnata a un dopolavoro ferroviario. Venne restituita poi nel 1943 grazie all’italo-americano Charles Poletti, esponente della Massoneria statunitense. In seguito la sede è stata oggetto di due ristrutturazioni: la prima verso la fine degli anni 1959, in particolare nel 1959: quell’anno Ugo Guerra edificò il “Tempio di Legno” così com’è oggi. Tra il 1972 e il 1973 avvenne la seconda restaurazione che fu molto più ampia, per iniziativa di Ottavio Rotondo che allora era Presidente del Collegio Circoscrizionale.