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Il consigliere Borrelli contro le accise sul carburante: “Andrebbero eliminate”

Il rincaro dei prezzi del carburante ha raggiunto livelli ormai critici con benzina e gasolio serviti ad un prezzo che supera abbondantemente i 2 euro al litro. Questa situazione ha generato enorme disagio tra i consumatori che hanno visto schizzare alle stelle i costi di un bene primario impossibile da sostituire. Gli autotrasportatori italiani per far fronte al caro carburante hanno indetto uno sciopero per la giornata di lunedì 14 marzo in cui verranno sospesi tutti i servizi sul territorio nazionale.

L’iniziativa di Borrelli per contrastare il caro carburante

In questi giorni di grande difficoltà sono state avviate numerose iniziative per ridurre le speculazioni operate nel settore del rifornimento. In Campania ad esempio il consigliere regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borelli in collaborazione con Gianni Simioli ha presentato un progetto per combattere l’aumento dei costi:

“Il caro benzina rischia di travolgere non solo interi settori commerciali, come quello degli autotrasportatori, della pesca e della produzione di alimenti di prima necessità come pane e pasta,  ma anche le famiglie italiane. Gli aumenti sono diventati insostenibili e risulta sempre più difficile contenere le speculazioni operate sulla pelle, anzi sulla tasca, degli italiani. Per questo abbiamo deciso di lanciare un’iniziativa attraverso i canali della Radiazza per segnalare tutti i casi più eclatanti. E di segnalazioni ne sono arrivate già tantissime. Tra le più clamorose, per ora, il caso di una pompa di benzina a Pianura dove il costo del metano alle 6 del mattino era di tre euro l litro e alle 6.30 era arrivato a quattro euro; a Torre Annunziata la benzina costa molto più cara di Capri con tre euro a litro contro i 2,50 euro dell’isola dove, tradizionalmente, i costi sono più alti a causa dei trasporti via mare”. 

Borrelli contro le accise:

“Contro questi aumenti un primo passo importante sarebbe quello di eliminare subito accise e tasse di scopo oramai sorpassate come abbiamo chiesto. alla metà degli anni Novanta, quando è stato istituito il Testo unico delle accise, le vecchie imposte di fabbricazione immaginate per finanziare guerre o ricostruzioni sono state abolite, a favore di un unico capitolo di spesa generale e senza vincoli. Rimane il fatto che una tassa di scopo, una volta raggiunta la finalità, dovrebbe scomparire e non essere inglobata senza vincoli di destinazione. Abbiamo chiesto formalmente al governo di eliminare queste accise”.

Le accise pesano per quasi il 40% sul costo finale della benzina e gasolio, se poi sommiamo l’Iva fissata al 22% arriviamo quasi al 55%. Ad oggi sono 19 le accise introdotte nel corso degli anni.