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Caro bollette: le soluzioni del Ministro Cingolani

Il caro bollette è un argomento piuttosto spinoso che in questi ultimi giorni sta dividendo le varie forze politiche e ministri.

Primo tra tutti il Ministro della transizione ecologica Roberto Cingolani il quale ha ricordato che l’aumento dei costi delle materie prime energetiche ha prodotto “Un aumento del prezzo dell’energia, fermo restando l’obiettivo di giungere ad un sistema energetico pulito, nella fase transitoria è necessario incrementare le soluzioni che consentono di accumulare energia in maniera stagionale, così che possono fronteggiarsi crisi di prezzo come quella attuale.

Tra gli interventi da mettere in campo per contenere l’aumento dei costi delle bollette, per secondo il Ministro, c’è quello “Sulla disciplina delle aste a lungo termine di energia rinnovabile per la cessione di energia prodotta sia da impianti fotovoltaici che idroelettrici, la valorizzazione della produzione del gas naturale nazionale, il contenimento del peso sulla bolletta degli oneri di sistema mediante ricorso a cartolarizzazione”.

I fondi economici stanziati per far fronte al rincaro di luce e gas sono divisi in: Tre miliardi di euro dalla cartolarizzazione degli oneri di sistema sulle bollette, 1,5 miliardi dalle aste Ets, 1,5 miliardi dalla riduzione degli incentivi sul fotovoltaico, da 1 a 2 miliardi dal taglio agli incentivi sull’idroelettrico, 1,5 dalla negoziazione a lungo termine delle rinnovabili.

Caro bollette: quali sono le possibili soluzioni

Sono le risorse possibili per mitigare il caro bollette che il governo sta valutando di usare, oltre all’aumento della produzione nazionale di gas.

Cifre che se spalmate in un arco temporale a lungo termine, rischiano di non bastare.

Secondo il Ministro Roberto Cingolani, “Manca una strategia strutturale che possa servire ad agevolare sia i privati che le imprese”.

Tutti i possibili tagli finanziari che alleggerirebbero il cosiddetto – caro bollette – devono essere autorizzati dalla Commissione europea.

Una delle possibilità vagliate dal Governo italiano è quella di una riduzione del costo dell’Iva sulle bollette, che però dev’essere affrontata in commissione. 

Quelle illustrate dal Ministro Cingolani sono le misure strutturali che il governo sta valutando per alleggerire in modo stabile le bollette di famiglie e imprese italiane, mentre finora si è intervenuti con stanziamenti spot a ogni aumento trimestrale. 

Tutte queste misure economiche e finanziarie s’inseriscono in una visione d’insieme strettamente connessa all’utilizzo delle risorse rinnovabili, altro tassello fondamentale per il Governo italiano.