Carlo Ancelotti ieri mattina è stato ospite del festival dello sport di Trento, ha chiesto rispetto negli stadi.
Carlo Ancelotti ha poi rimandato agli stadi dell’estero, ha sottolineato che in Italia non c’è rispetto, mentre altrove tra le tifoserie, di certo c’è la rivalità, ma comunque resta l’educazione.
La situazione di degrado e maleducazione che versa, ormai da anni, nei nostri stadi, deve far riflettere.
Si deve porre un freno a questi fenomeni e per farlo, c’è bisogno che si parta dall’alto.
Lo specchio della società di oggi, fatta di odio e insulti verso uno o più persone talvolta, abbinate a discriminazioni territoriali e razziste che durante le partite fomentano intere tifoserie e offendono per il gusto di farlo.
Talvolta, la rivalità sportiva sfocia in odio gratuito ed ingiustificato che conduce spesso a violenti scontri e qualche volta a pagarne le conseguenze sono anche gli innocenti.
Tutto questo necessità un intervento repentino, non si puo’ sempre stare dalla parte dei più forti e far cadere tutto sotto l’ombra del bel tifo o dell’raggruppamento Ultras di un momento.
Un tecnico internazionale come Ancelotti che ha vinto tanto e che è stato l’orgoglio del calcio italiano in Europa, ha poi concluso :” l’Italia è nel mondo rispettata a livello tecnico e sul piano del gioco.Ma in quanto a strutture, partecipazione al gioco e cori, ha più volte lamentato la maleducazione che regna ancora sovrana e indisturbata nei nostri impianti sportivi.”