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Caramelle Rossana: presto l’addio?

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Il web ha reagito con accorato dispiacere alla notizia che la caramella Rossana potrebbe essere dismessa dal colosso svizzero Nestlé che, ormai da diversi anni, gestisce la Perugina. C’è chi la ama e chi la odia, ma su una cosa gli italiani sono tutti d’accordo: riporta ai ricordi d’infanzia, a chi tornava a casa con le caramelle dalla carta rossa in tasca, dono dei nonni. Una caramella dura fuori e morbida dentro che, volente o nolente, ha lasciato il segno. E ora potrebbe scomparire dal mercato.

Secondo Carla Spagnoli, erede di Luisa Spagnoli, inventrice del famoso Bacio Perugina, la colpa sarebbe da attribuire tutta alla Nestlé. “Il colosso svizzero sta distruggendo la nostra storia, e i sindacati non hanno fatto niente per fermarlo, sono rimasti a guardare”, queste le dure parole dell’imprenditrice rivolte a IlGiornale.it. “La Nestlé non aveva e non ha nessuna intenzione di investire nei prodotti storici della Perugina”.

Una triste realtà, che interessa il mercato italiano, da sempre forte sul cibo e in particolare per quanto riguarda i dolci. L’obiettivo della Nestlé, che guida la produzione di prodotti Perugina dagli anni ’80, è quello di concentrare tutti gli sforzi e gli investimenti sulla pralina italiana per eccellenza: il Bacio Perugina. Un must tutto italiano, che il colosso svizzero avrebbe intenzione di esportare in tutto il mondo, non lasciando alcuno spazio agli altri prodotti di casa Perugina.

I sindacati sono certo dispiaciuti, ma comunque soddisfatti. Questo perché l’investimento previsto sul famoso “Bacio” si aggirerà intorno ai 60 milioni di euro. Chi da anni lavora nell’azienda di Perugia ha, ovviamente, accolto la notizia con disappunto, perché da troppo tempo si respira aria di crisi. “Una volta davamo lavoro a 10mila persone, indotto compreso. Ora tutto si è ridotto”, ha rivelato un’anonima dipendente ad un’intervista de IlGiornale.it.

I problemi sono cominciati quando l’azienda è stata spostata da Perugia a Milano. Lì la produzione delle caramelle e cioccolatini più famosi d’Italia è cambiata e, secondo Carla Spagnoli, non serve a nulla paventare un ritorno in grande stile del Made In Italy sul mercato internazionale, perché servirebbe solo a svilire la storia del marchio italiano più famoso nella produzione di cioccolata in Italia.