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Capua e il suo Duomo: una piccola ma grande basilica

La Campania, terra nota per le sue bellezze artistiche e naturali, è vivo orgoglio di ogni suo abitante.  Tra le tante meraviglie architettoniche che può vantare, la regione di Partenope offre uno spettacolo straordinario, in fatto di chiese: una di queste è il Duomo di Capua.

Il Duomo

Tra le strutture ecclesiastiche che meritano una menzione speciale, ritroviamo il Duomo di Capua, cittadina sita in provincia di Caserta.

Il Duomo, conosciuto anche come la cattedrale di Santa Maria Assunta, colpisce lo sguardo di ogni visitatore che si accinge ad ammirarlo, per la sua maestosità e imponenza.

La spaziosità e l’altezza dell’edificio religioso danno vita ad una bellezza mozzafiato, un vasto spazio che si compone di opere artistiche dall’alto valore simbolico.

La struttura

Ritenuto il principale luogo cattolico di Capua, la sua pianta è a croce latina, ed è suddivisa in tre navate da ventiquattro colonne di granito.

Lo spazio interno è preceduto da un eccezionale quadriportico, un atrio in cui sono conservate sedici colonne. Tale area è uno dei pochi resti dell’antico complesso, dopo il secondo conflitto mondiale.

La sua torre campanaria è un’altra opera che lascia incantati i visitatori, per la sua composizione: vestigia romane, tra cui bassorilievi provenienti dall’anfiteatro di Santa Maria Capua Vetere, formano un quadro di grande splendore.

L’interno

Fra i capolavori interni, impossibile non ricordare il cero pasquale di Erveo, la cui creazione è stata concepita assemblando piccoli quadri di storie cristiane.

Un secondo posto d’onore merita il Cristo deposto, scultura conservata all’interno della cripta della basilica minore, modello di quello che in futuro sarà il Cristo Velato di Giuseppe Sanmartino.

Gli altari, eccellenti esempi di finezza estetica, sono il frutto dell’ingegno di maestri marmorari napoletani.

I dipinti che sovrastano le mense sacre sono stati eseguiti da pittori quali Domenico Vaccaro.

Infine, troviamo gli incredibili affreschi che compaiono sul muro presbiteriale, i quali raffigurano scene eucaristiche come l’Ultima cena o I discepoli di Emmaus.