Capri: trovata discarica abusiva nei pressi della Grotta Azzurra

La triste vicenda dello sversamento incontrollato di rifiuti tossici e non, che da anni attanaglia la Campania e non solo, colpisce questa volta uno dei luoghi del Bel Paese più amati non sono dagli italiani stessi ma anche dalle grandi masse di turisti: la Grotta Azzurra.
Il luogotenente Pietro Varese e i militari del nucleo mobile della tenenza di Capri della Guardia di Finanza hanno scoperto e posto sotto sequestro, nei pressi della Grotta Azzurra, ad Anacapri, una discarica abusiva di circa duemila metri quadrati. Dalle prime indagini è risultato che sul luogo siano stati sversati, nel corso del tempo, rifiuti di ogni tipo in maniera assolutamente incontrollata. Tra i rifiuti sono stati ritrovati anche materiali plastici, bituminosi e ferrosi, nonché carcasse di elettrodomestici.
Si tratta dell’ennesima umiliazione per uno dei luoghi più belli d’Italia dopo il recente caso Nettuno, relativo alla trasformazione di uno stabilimento balneare situato anch’esso nei pressi della Grotta Azzurra in resort di lusso. Risale a pochi giorni fa, infatti, la notizia che il caso, come annunciato dal presidente di Italia Nostra – Napoli, è ora sottoposto all’attenzione del Ministro Franceschini e della Procura. Già da tempo, infatti, l’associazione aveva chiesto all’architetto Luciano Garella, nuovo soprintendente ai Beni Architettonici di Napoli e provincia, «di revocare, per il principio di autotutela, l’autorizzazione, rilasciata dal precedente soprintendente, per un residence presso la Grotta Azzurra di Capri, a pochi passi dal Sentiero dei Fortini».
Non c’è pace, dunque, per la Grotta Azzura che tra discariche e cementificazioni incontrollate rischia di perdere il fascino e la suggestività che tanto l’hanno resa famosa nel mondo.