Situato nel cuore del centro storico di Napoli, il Museo Cappella Sansevero è un vero e proprio gioiello del patrimonio artistico internazionale. Tanti i capolavori di creatività barocca presenti al suo interno che, tra bellezza e mistero, s’intrecciano creando un’atmosfera unica fuori dal tempo.
Tra i più importanti: il Cristo velato, opera di Giuseppe Sanmartino del 1753 tra le più note e suggestive al mondo, racchiusa in una prodigiosa tessitura del velo marmoreo; la Pudicizia e il Disinganno, le meraviglie del virtuosismo unite a quelle enigmatiche delle Macchine anatomiche, due corpi totalmente scarnificati che mostrano l’intero sistema circolatorio. Sansevero, costruita tra il 1593 e il 1766, rappresenta uno dei più affascinanti, complessi e singolari monumenti che l’ingegno umano abbia mai concepito.
La Cappella, oggi chiesa sconsacrata e detta anche Chiesa di Santa Maria della Pietà, è ubicata nelle vicinanze di Piazza San Domenico Maggiore e rappresenta una sorta di mausoleo nobiliare, di tempio iniziatico sapientemente ideato dalla personalità poliedrica e geniale di Raimondo di Sangro, settimo principe di Sansevero. Oltre ad essere stato concepito come luogo di culto, il mausoleo settecentesco è stato soprattutto un tempio massonico carico di simbologie.
Le sue origini sono legate a un episodio leggendario fatto di ingiustizie verso innocenti, apparizioni dell’immagine della Madonna, miracoli e pellegrinaggi che hanno contribuito all’edificazione del complesso. La Cappella si presenta come un elaborato libro ermetico racchiuso abilmente nelle finissime opere scultoree. Uno scrigno d’arte avvolto da un alone di suggestioni e particolari certamente fantasiosi, che hanno alimentato nel corso degli anni i lavori di trasformazione e ampliamento di Sansevero, un vero e proprio tempio votivo da scoprire per chiunque passi per il centro storico napoletano.