Il 2015 si prospetta essere un anno ricco di novità per quel che riguarda la Cultura in Italia. Dario Franceschini, Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, ha infatti ufficializzato che a partire dal 2016 verrà eletta annualmente una città rappresentativa del Belpaese che otterrà il titolo di Capitale Italiana della Cultura. Il richiamo al modello europeo è reso evidente nel nome e nel significato di questa nuova competizione, che vedrà scontrarsi grandi città e piccoli borghi della penisola.
Se la lucana Matera ha ottenuto il grande riconoscimento di Capitale europea 2019 insieme alla bulgara Plodiv, sorte analoga toccherà alle 5 città che con essa hanno gareggiato, ovvero Lecce, Siena, Ravenna, Cagliari e Perugia che hanno ottenuto il titolo di Capitali italiane per l’anno 2015. E’ stato lo stesso Franceschini a render note le motivazioni di questa scelta: la volontà è infatti quella di non disperdere il lavoro svolto dalle candidate e permettere loro di attuare quei programmi ufficializzati durante la competizione con Matera, che potranno esser realizzati con il contributo straordinario di un milione di euro messo a disposizione dal Ministero. Un investimento notevole, nonché una grande vetrina internazionale in grado di dare l’impulso necessario per il rilancio delle economie locali.
In cantiere progetti di varia natura: spettacoli, celebrazioni, concerti ma soprattutto interventi di riqualificazione territoriale e di valorizzazione degli aspetti caratteristici dei luoghi sotto il profilo artistico e paesaggistico. Ogni città infatti, partirà dalle bellezze di cui è in possesso, ma avrà anche la possibilità di affrontare nuove sfide rese possibili dal finanziamento del Mibact.
Fatta eccezione per l’anno in corso, nel 2016 inizierà ufficialmente la competizione e l’Italia delle “cento città d’arte e dei mille borghi” avrà modo di mostrare il proprio splendore agli occhi del mondo. Grandi città ma anche piccole realtà dell’entroterra italiano gareggeranno tra loro per il titolo di Capitale e per l’ambito premio annuale che farà da sostegno alle casse comunali. Questo progetto, la cui campagna promozionale avrà inizio questa settimana, sembra essere a tutti gli effetti la concretizzazione delle parole di Franceschini: “L’Italia è forte se fa sistema”, ribadendo l’importanza della connessione tra le città d’arte e la costruzione di un “Museo diffuso”.