Il canone Rai dal 2015 potrebbe arrivare direttamente all’interno della bolletta elettrica. Questa è l’ultima indiscrezione diffusa dal quotidiano Il Messaggero, secondo il quale sarebbe intenzione del presidente del Consiglio, Matteo Renzi, e del sottosegretario del ministero per lo Sviluppo economico con delega alle comunicazioni, Antonello Giacomelli, mettere la parola fine all’evasione della tassa più odiata d’Italia (450 milioni di euro circa evasi ogni anno – ndr) e garantire il gettito di 1 miliardo e 800 milioni di euro che necessitano le casse di Via Mazzini.
C’è da dire però che già lo scorso aprile il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Graziano Del Rio, aveva paventato l’ipotesi di inserire il canone Rai in bolletta, ma a opporsi ci fu il presidente dell’Autorità per l’energia, Guido Bortoni, che definì tale proposta come un “uso improprio” in grado di sollevare problemi di privacy.
Ci sarà però un metodo, abbastanza diabolico, per essere esentati dal pagamento del canone. Bisognerà infatti provare non solo di non avere in casa un televisore, ma anche qualsiasi altro dispositivo tramite il quale sarebbe possibile, anche solo teoricamente, usufruire dei servizi radio e tv di mamma Rai. Quindi PC, smartphone e tablet potrebbero costarci caro, anche se utilizzati esclusivamente per telefonare, inviare messaggi, navigare sul web, ecc. C’è tuttavia una buona notizia. Essendo con questo nuovo sistema ‘costrette’ tutte o quasi le famiglie italiane a pagare il canone Rai, l’ammontare finale della rata per singolo nucleo famigliare non potrà far altro che diminuire, essendo la nuova platea dei contribuenti più ampia rispetto al passato.
Il nuovo importo, che varierà in base agli indicatori ISEE e prevederà riduzioni o esenzioni per le situazioni più disagiate, potrà quindi oscillare tra i fra i 35 e gli 80 euro. Non male se si pensa che nel 2014 chi ha pagato il canone Ra, rispettando la legge, ha dovuto sborsare ben 113,50 euro.