Trasportare un ferito da una provincia campana all’altra sta diventando sempre più difficile e le strutture adibite all’atterraggio delle eliambulanze sono rare e trascurate. Il problema è venuto fuori nella giornata di ieri, quando un ragazzo della provincia di Salerno è rimasto ferito durante una battuta di caccia ed è diventato suo malgrado protagonista di una corsa contro il tempo al Santobono di Napoli.
A questo proposito, si è espresso Marco Salmoiraghi, il direttore sanitario dell’AREU (Azienda Regionale Emergenza Urgenza – ndr) della Regione Lombardia.
Salmoiraghi ha infatti espresso il suo punto di vista in merito ad un problema, quello della difficoltà di mettere in atto un immediato soccorso attraverso l’impiego di eliambulanze, che non è presente solo in Campania ma si è manifestato anche in altre regioni d’Italia, compresa la Lombardia, prima che venisse attivato il servizio di soccorso non in base provinciale, ma attivo su tutto il territorio regionale.
Secondo quanto riportato dall’Areu, sarebbe indispensabile prima di tutto dotarsi di elisuperfici del 118, illuminate anche di notte, in modo da facilitare i soccorsi. In mancanza di queste, si possono utilizzare anche campetti di calcio, o comunque strutture che permetterebbero praticamente l’atterraggio di un elicottero. In alternativa, dotarsi di queste costruzioni costerebbe dai 4mila ai 6mila euro: se ci pensiamo, una spesa irrisoria al fine da migliorare i servizi all’interno della regione.
La differenza tra Campania e Lombardia, come Salmoiraghi ha spiegato in un’intervista a ‘Il Mattino’, è che in quest’ultima tutto viene gestito a livello regionale, eliminando completamente le strutture provinciali, o meglio adeguandole nell’insieme al circuito regionale, garantendo a tutti i cittadini gli stessi servizi, facendo in modo che sia un’unica cabina di regia a controllare le emergenze. In questo modo, il soccorso sarebbe molto più fluido e semplificato e si potrebbe agire tempestivamente anche nel caso di malanni gravi o di pazienti che debbano essere immediatamente soccorsi a causa di ictus o infarti.
Attivare questo tipo di soccorsi, potrebbe sicuramente evitare una corsa contro il tempo come quella del ragazzino di Salerno, che è riuscito ad arrivare a Napoli solo alle 22 di ieri sera, rischiando la vita a causa di un sistema sanitario che fa ancora acqua da tutte le parti.